L’Italia del calcio rischia di inseguire anche in campo economico: i diritti tv Serie A, infatti, potrebbero presto valere meno di quelli della Premier e della Liga. In attesa di scoprire a quali cifre verranno rinegoziati gli accordi per la Bundesliga.
La situazione attuale, infatti, vede il nostro campionato alle spalle, ma decisamente lontano, della sola Premier League. La lega inglese lo scorso febbraio ha ceduto i diritti dal 2017 al 2020 a 2325 milioni di euro a stagione, cioè quasi 7 miliardi complessivi. Più della metà di quanto incassa la Lega da Mediaset e Sky, visto che riceve “solo” 943 milioni annui fino al 2018 (totale 2829).
Fino a oggi dietro di noi c’era la Ligue 1, con 726 milioni a stagione dalla Spagna però è arrivata la notizia dei nuovi contratti per i prossimi 3 anni per un totale di 2650 milioni di euro, grazie alle offerte di Telefonica (Movistar) e di Mediapro (BeIn Sports). Cifre simili ma ancora inferiori a quelle che riceve la Serie A, se non fosse per il fatto che la Liga ha venduto solo 2 lotti sui 10 disponibili.
Diritti tv Serie A
La vendita, quindi, è ancora aperta nella penisola iberica. E i boss del campionato spagnolo puntano a raccogliere complessivamente 5 miliardi, cifra che permetterebbe alla Liga di mettersi in scia (ma non troppo) agli inglesi. Superando, allo stesso tempo, la nostra Serie A, che si ritroverebbe a rincorrere anche in campo economico, visto che in Spagna prenderebbero quasi il doppio (1,6 miliardi contro i 940 milioni italiani). Con un conseguente rischio di perdere ancora di più competitività rispetto agli altri campionati d’Europa, considerando che poi la Ligue1 attualmente non è troppo lontana (726 milioni annui) e che la Bundesliga potrebbe presto rivedere al rialzo quegli accordi che oggi ne fanno la lega che incassa meno. Sempre che, per quanto riguarda l’Italia, le ultime indagini delle procure non possano ribaltare anche gli incassi ricevuti dalle televisioni.