Va al Napoli il premio dell’associazione allenatori per il fair play finanziario. Il riconoscimento è stato assegnato al presidente del club azzurro Aurelio De Laurentiis per essersi «particolarmente distinto nell’oculata, corretta, virtuosa e innovativa gestione economica di un club calcistico, in ossequio alle nuove e vigenti regole del fair play finanziario, elevandosi a modello di riferimento per il panorama sportivo europeo», si legge nella motivazione. Il Napoli, sottolinea una nota degli organizzatori del premio, nel biennio 2011-2013 è finito sotto al lente di ingrandimento dell’organo di controllo finanziario dei club.
L’analisi di Calcio&Finanza
Infatti, come riferito lo scorso 9 dicembre da Calcio&Finanza e ripreso poi in data 13 febbraio, il club partenopeo ha chiuso l’esercizio 2012/2013 con un risultato netto positivo (il settimo consecutivo) di 8,07 milioni, frutto prevalentemente della cessione di Ezequiel Lavezzi al Paris Saint-Germain. Risorse che, tuttavia, non sono state girate all’azionista di riferimento (la FilmAuro), ma interamente destinate a riserva. Pur non ricevendo alcun dividendo né dal Napoli né dalla FilmAuro, nell’ultimo esercizio la società azzurra ha comunque destinato risorse importanti a de Laurentiis e alla sua famiglia. Nel bilancio 2012/2013 del Napoli, gli emolumenti girati agli amministratori (nel cda del club, oltre a de Laurentiis, figurano la moglie Jacqueline Marie Baudit, i figli Edoardo e Valentina, e il braccio destro del presidente, Andrea Chiavelli) ammontano infatti a 5,08 milioni (al netto degli oneri previdenziali e contributivi ed al lordo delle imposte), in crescita rispetto a 4,08 milioni del 2011/2012, quando invece il risultato netto era stato positivo per 10,7 milioni.