Ferrero decade da presidente della Samp per il crac Livingston: "Decisione ingiusta"

Ferrero lascia presidenza Sampdoria –  Massimo Ferrero non è più il presidente della Sampdoria. La Figc ha infatti comunicato l’incompatibilità del patron blucerchiato con il ruolo della presidenza di un club sportivo.

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Ferrero lascia presidenza Sampdoria –  Massimo Ferrero non è più il presidente della Sampdoria. La Figc ha infatti comunicato l’incompatibilità del patron blucerchiato con il ruolo della presidenza di un club sportivo.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, ieri è arrivata la comunicazione ufficiale della decadenza dall’incarico, sia al diretto interessato che alla Lega di serie A. Tutto nasce dal crac della compagnia aerea Livingston, fallita nel 2010 e allora appartenente alla Fg Holding presieduta da Ferrero che patteggiò una condanna di un anno e 10 mesi.

Patteggiamento che portò a consultazioni in seno alla Figc. Stando, infatti, all’articolo 22 delle Noif (le norme organizzative interne della Federazione), la decadenza da ruoli nel club è automatica in seguito ad una condanna superiore a un anno per determinati reati (tra i quali rientrano fallimento e bancarotta fraudolenta). Non era chiaro, però, se il patteggiamento fosse equiparabile alla condanna, così Carlo Tavecchio chiese un parere consultivo alla Corte d’Appello che confermò l’equiparazione.

Dopo la sentenza definitiva, non avendo dato nessuna comunicazione a Lega e Figc, è stata la stessa Federcalcio a muoversi in automatico, arrivando fino alla giornata di ieri in cui a Ferrero è stata notificata la decadenza dalla presidenza. Massimo Ferrero quindi lascia il ruolo di presidente (ruolo per il quale si era riservato uno stipendio da un milione l’anno) e non potrà più rappresentare la società nelle sedi istituzionali, ma rimane  proprietario della Sampdoria e soprattutto mantiene il potere decisionale sul club.

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Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero (Insidefoto.com)

Una decisione che ha comunque scatenato la reazione della società doriana. “Una decisione ingiusta e non corretta, difettando il presupposto di una sentenza di condanna”. Così la Sampdoria, in una dichiarazione all’Ansa, definisce la scelta della Federcalcio. “Fermo il massimo rispetto del ruolo degli organi istituzionali della Federazione – fa sapere il club -, U.C. Sampdoria e il suo presidente proporranno ogni iniziativa a tutela dei rispettivi interessi, diritti e ragioni”. “In ogni caso – prosegue la nota del club – la decisione della Figc non incide in alcuna misura sul regolare andamento e sulla prosecuzione delle attività societarie e sportive della Sampdoria, anzi ci rafforza, essendo del tutto fantasiose e prive di ogni fondamento le illazioni concernenti presunte ipotesi riguardanti l’assetto societario”.