Sampdoria, Ferrero è un caso: per la Figc non può più essere presidente

Caso Ferrero, il patron della Sampdoria potrebbe essere costretto a lasciare la sua carica in società. Questo è quanto emerge dopo la richiesta di un parere consultivo alla Corte d’Appello…

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Caso Ferrero, il patron della Sampdoria potrebbe essere costretto a lasciare la sua carica in società. Questo è quanto emerge dopo la richiesta di un parere consultivo alla Corte d’Appello della Figc.

Tutto verte intorno alla sentenza per il crac Livingston. Massimo Ferrero era stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta dopo il fallimento della compagnia aerea di voli charter, un crac finanziario di dimensioni importanti (intorno ai 40 milioni di euro).  Il patron della Sampdoria aveva patteggiato una condanna ad un anno e 10 mesi (con un periodo di affidamento nei servizi sociali), richiesta accolta dal Tribunale di Busto Arsizio circa un mese fa, in aggiunta ad un risarcimento di 850mila euro. Inizialmente sembrava non dovessero esserci impedimenti per le altre cariche, ma stando al parere della Figc non è così.

Carlo Tavecchio, numero 1 della Federazione, ha infatti richiesto un parere consultivo alla Corte d’Appello riguardo l’equiparazione del patteggiamento alla condanna. Il parere del tribunale è che non ci siano differenze, quindi Ferrero dovrebbe dimettersi dalle cariche societari nella Sampdoria: stando all’articolo 22 delle Noif (le norme organizzative interne della Federazione), la decadenza da ruoli nel club è automatica in seguito ad una condanna, e a questo punto anche ad un patteggiamento, superiore a un anno per determinati reati (tra i quali rientrano fallimento e bancarotta fraudolenta).

Caso Ferrero, il patron guadagna tempo

Dovrebbe essere un fatto automatico, cioè il soggetto in questione non sarebbe invitato a dimettersi ma dovrebbe farlo di sua spontanea volontà. Intanto, però, Ferrero guadagna tempo: i suoi legali hanno presentato ricorso alla Cassazione, la sentenza del tribunale quindi non è ancora definitiva. «È un attacco a una persona pulita e semplice come me – ha dichiarato Ferrero – ma non c’è problema, in quanto la sentenza non è definitiva. Abbiamo presentato ricorso in Cassazione». Se il ricorso venisse accettato, il patron dei doriani potrebbe rimanere anche presidente, fino a nuova sentenza. Nel caso venisse respinto, Ferrero dovrebbe quindi lasciare la Samp. I tempi, comunque, sono ancora lunghi: per la decisione sul ricorso potrebbero volerci circa 7-8 mesi, con la vicenda che si concluderebbe quindi a fine 2016.