Udinese, Pozzo apre il capitale ai cinesi: decisivi stadio e modello di business

Udinese cinesi – Per primo ci aveva provato Massimo Moratti. Qualche anno fa prima di cedere il controllo del club all’indonesiano Erick Thohir l’ex presidente nerazzurro era arrivato ad un passo…

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Udinese cinesi – Per primo ci aveva provato Massimo Moratti. Qualche anno fa prima di cedere il controllo del club all’indonesiano Erick Thohir l’ex presidente nerazzurro era arrivato ad un passo dal convincere il colosso China Railway Construction Corporation e QSL, gruppo attivo nella gestione dei diritti sportivi, a rilevare il 15% dell’Inter. Ma la trattativa, arrivata a un passo dalla finalizzazione, era poi sfumata in extremis,  aprendo la strada al passaggio del controllo dell’Inter alla proprietà indonesiana.

E’ toccato poi al Milan di Silvio Berlusconi, più volte associato nell’ultimo anno a svariati gruppi cinesi, indicati come potenzialmente interessati ad investire nel club rossonero. Ma anche in questo caso le indiscrezioni non si sono mai tradotte in fatti concreti.

Chi invece potrebbe essere vicino ad annunciare l’ingresso dei cinesi nel proprio capitale, diventando così il primo club di Serie A con un socio proveniente dalla grande potenza asiatica, sembra essere l’Udinese. Secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario MF, la famiglia Pozzo, cui fa attualmente capo il 100% del club sarebbe pronto ad aprire il capitale ad un gruppo cinese, cedendo una quota di minoranza della società, sulla falsariga di quanto fatto da altri club europei come l’Atletico Madrid e il Manchester City.

Gli investimenti cinesi nel calcio europeo
Gli investimenti cinesi nel calcio europeo

Nello specifico, Gino Pozzo appena rientrato da un viaggio di lavoro nel paese asiatico avrebbe definito un’intesa di massima con un soggetto interessato a entrare nel business del calcio italiano e a scommettere sul club bianconero. Al momento, sul nome dell’atteso partner c’è il massimo riserbo ma non è escluso che la famiglia di imprenditori possa anticipare qualche cosa nel weekend durante la festa per l’inaugurazione ufficiale della Dacia Arena, lo stadio di proprietà costato 35 milioni tra progettazione e ristrutturazione, oltre ai 4,55 milioni che l’Udinese pagherà all’amministrazione comunale in 99 anni per l’acquisto del diritto di superficie dell’area sul quale sorge l’impianto.

Il nuovo socio cinese entrerà nel capitale del club con una partecipazione del 15-20%, sulla falsariga di quanto fatto nei mesi scorsi in Spagna da Dalian Wanda che ha rilevato una quota di minoranza del blasonato Atletico Madrid.

L’interesse del partner asiatico è legato non solo al fatto che l’Udinese è una delle tre squadre di serie A proprietaria dello stadio nel quale gioca le partite interne.

 

L’altro elemento d’interesse è rappresentato dagli investimenti di tipo internazionale della famiglia Pozzo che è proprietaria dell’inglese Watford (Premier League) e della spagnola Granada (Liga). Una presenza in due campionati di rilievo su scala europea che ha fatto breccia tra gli investitori orientali. L’accordo in fase di definizione arriva a pochi giorni di distanza dall’intesa siglata dall’Udinese con l’agenzia cinese di marketing sportivo Desports congiuntamente con la società internazionale Media Base Sports, che si occupa e gestisce diverse stelle del calcio che militano in Spagna, Germania e Inghilterra.

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