Guerra Sky-Mediaset, le interpretazioni sugli ascolti dei canali criptati

Gina Nieri – componente del cda del Biscione – difende la scelta di Mediaset di chiudere con la piattaforma Sky e oggi a Italiaoggi dichiara: «è stata giusta e sacrosanta e…

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Gina Nieri – componente del cda del Biscione – difende la scelta di Mediaset di chiudere con la piattaforma Sky e oggi a Italiaoggi dichiara: «è stata giusta e sacrosanta e i risultati ci danno ragione, quindi non torniamo indietro: il dato totale degli spettatori non ci dà motivo di ripensare la scelta, anzi ne conferma la bontà».

Nieri ha precisato anche che i contatti sui tasti 104, 105 e 106 «con noi erano 2,7 milioni, oggi sono 800 mila. Questo dimostra che gli spettatori ci hanno seguito» altrove. Una lettura possibile, anche se ieri varie fonti hanno ripreso il dato secondo cui l’addio al bouquet Sky ha generato per i canali Mediaset una perdita dell’1,56% di share.

Inoltre «dal 7 al 26 settembre in prima serata Canale 5 è cresciuta dell’1,5% sullo stesso periodo del 2014», sempre secondo la manager del gruppo guidato dal vicepresidente e a.d. Pier Silvio Berlusconi.

E citando proprio Berlusconi jr Nieri ha ribadito che Premium non è in vendita «come dice Pier Silvio» e gli abbonamenti «stanno andando bene. I dati li daremo con la trimestrale che approveremo a novembre».

La replica. «Sky è lieta che la signora Nieri sia contenta, e anche gli inserzionisti che investono sui canali Sky lo sono. Non sono infatti i tasti a fare ascolti ma i canali, e i dati di ascolto citati oggi da Gina Nieri mostrano in modo evidente quanto si sia ridotto a partire dall’8 settembre il bacino di abbonati Sky che segue i 3 canali criptati da Mediaset».

«I contatti che sarebbero stati persi subito dopo i criptaggi di Mediaset, a cui fa riferimento, non erano infatti attribuiti alla piattaforma Sky», hanno motivato dalla tv di Murdoch, «ma ai tre canali Mediaset disponibili ai numeri 104, 105, 106 del telecomando Sky, mentre tutti i contatti registrati a partire dall’8 settembre in quelle tre posizioni sono ascolti aggiuntivi per i canali che li hanno sostituiti. Numeri che dimostrano chiaramente quanto sia signifi cativa la fetta di abbonati Sky che dall’8 settembre preferisce guardare canali diversi da quelli criptati da Mediaset».

L’ultima battuta è arrivata da Cologno Monzese per cui «al di là di ragionamenti così sofi sticati da risultare impalpabili, i fatti sono solari: da quando le reti Mediaset non sono visibili sulla piattaforma satellitare a pagamento, i tasti al 104, 105 e 106 hanno subito un’impressionante emorragia d’ascolto. Nelle ultime tre settimane di settembre, dopo il criptaggio, al tasto 105 è rimasto solo un quinto dei telespettatori rispetto allo stesso periodo 2014, malgrado i risultati siano sommati a quelli del tasto 108 dove viene duplicata la stessa rete tv. Idem per il tasto 106, che ha visto l’ascolto della rete ridotto a un terzo pure se sommato a quello del tasto 110 dove viene anch’essa duplicata, e per il tasto 104 con audience ridotte a un quinto».