Parla italiano anche nel 2025 la classifica dei grandi miliardari residenti in Svizzera. Nell’ultima edizione della graduatoria, stilata dal magazine elvetico Bilanz – guidata ancora una volta dal dominus della casa di moda parigina Chanel, Gérard Wertheimer, il cui patrimonio si aggira tra 33 e 34 miliardi di franchi (35-36 miliardi di euro) – sono numerosi i nomi di imprenditori italiani che hanno scelto di risiedere nel Paese.
Miliardari italiani in Svizzera – La top 10 del magazine Bilanz
L’edizione 2025 segna un nuovo record assoluto: il patrimonio complessivo ha raggiunto la cifra stratosferica di 851,5 miliardi di franchi, con un incremento di 18 miliardi rispetto all’anno precedente. Di seguito, sono riportate le prime 10 posizioni della graduatoria, con la presenza di ben tre esponenti del nostro Paese (segnalati in rosso):
- Mille Gérard Wertheimer, moda – 33-34 miliardi di franchi
- Famiglie Hoffmann, Oeri e Duschmalé, settore medico – 30-31 miliardi di franchi
- Andrea Pignataro, finanza tecnologica e Macron – 27-28 miliardi di franchi
- Famiglia Aponte, trasporti (MSC) – 24-25 miliardi di franchi
- Famiglia Safra, banchieri – 24-25 miliardi di franchi
- Klaus-Michael Kühne, logistica – 21-22 miliardi di franchi
- Famiglia Bertarelli, salute – 17-18 miliardi di franchi
- Jorge Lemann, industria – 16-17 miliardi di franchi
- Andrey Melnichenko, fertilizzanti, carbone ed energia – 15-16 miliardi di franchi
- Famiglie Schindler e Bonnard, ascensori – 15-16 miliardi di franchi
Miliardari italiani in Svizzera – In classifica anche Devasini, co-fondatore di Tether
Come detto, tra dinastie industriali, magnati della finanza e nuovi miliardari della tecnologia, spicca una nutrita e potente presenza italiana: famiglie che, sommate, detengono un patrimonio stimato di quasi 100 miliardi di franchi.
In cima alla lista c’è Andrea Pignataro, vera rivelazione del 2025, con un patrimonio stimato tra 27 e 28 miliardi di franchi. Fondatore di ION Group, leader globale nelle soluzioni tecnologiche e nei dati per i mercati finanziari, l’ex trader bolognese incarna il modello del miliardario che ha saputo fondere finanza e tecnologia. La sua ascesa è stata rapida e riservata, mentre sul fronte fiscale ha chiuso nel 2025 un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate italiana attraverso un accordo transattivo. Pignataro è attivo anche nel mondo dello sport, dove ha rilevato la società bolognese Macron, attiva nel settore dell’abbigliamento sportivo.
Seguono la famiglia Aponte, con 24-25 miliardi, artefice dell’ascesa di MSC a primo operatore mondiale nel trasporto container e protagonista anche nel settore delle crociere, e la famiglia Bertarelli, forte di 17-18 miliardi, che dopo la vendita di Serono ha diversificato i propri investimenti tra finanza, immobili e sanità, mantenendo una forte impronta sportiva con il team velico Alinghi.
Tra i grandi patrimoni dell’industria e della tecnologia spicca Giancarlo Devasini, con 7,5 miliardi di franchi, principale azionista di Tether (balzato agli onori della cronaca nel corso del 2025, dopo essere diventato il secondo maggiore azionista della Juventus) e figura centrale nel mondo delle criptovalute. Dietro di lui si collocano la famiglia Perfetti, 6,5 miliardi grazie al gruppo globale dei dolciumi Perfetti Van Melle; i fratelli Giuliani, con 3,3 miliardi legati alla farmaceutica e agli investimenti in Royalty Pharma; la famiglia Siccardi, 2,8 miliardi, fondatrice di Medacta, eccellenza nella tecnologia medicale; e Pietro Gussalli Beretta, anch’egli a 2,8 miliardi, erede della più antica dinastia industriale al mondo nel settore delle armi.
Chiudono il gruppo dei grandi industriali la famiglia Zegna, con 2,3 miliardi nel tessile di alta gamma, e Margherita Agnelli de Pahlen, con un patrimonio analogo legato all’eredità della dinastia Fiat-Stellantis. Questa la classifica tenendo in considerazione solamente le famiglie italiane (tra parentesi, l’origine della ricchezza):
- Andrea Pignataro (ION Group) – 27-28 miliardi di franchi
- Famiglia Aponte (MSC) – 24-25 miliardi di franchi
- Famiglia Bertarelli (Serono) – 17-18 miliardi di franchi
- Giancarlo Devasini (Tether) – 7,5 miliardi di franchi
- Famiglia Perfetti (Perfetti Van Melle) – 6,5 miliardi di franchi
- Fratelli Giuliani (Royalty Pharma) – 3,3 miliardi di franchi
- Famiglia Siccardi (Medacta) – 2,8 miliardi di franchi
- Pietro Gussalli Beretta (Beretta) – 2,8 miliardi di franchi
- Famiglia Zegna (Ermenegildo Zegna) – 2,3 miliardi di franchi
- Famiglia Agnelli de Pahhlen (Margherita Agnelli) – 2,3 miliardi di franchi
- Giuseppe Zocco (Index Ventures, Medicxi) – 950 milioni di franchi
- Angelo Mastrolia (Newlat Food) – 550 milioni di franchi
- Boris Collardi (EFG Bank) – 225 milioni di franchi
- Giovanni Caforio (Bristol Myers Squibb) – 100/150 milioni di franchi
- Mario Greco (Zurich Insurance) – 100/150 milioni di franchi
- Raffaello D’Andrea (Kiva Systems, Verity) – 100/150 milioni di franchi