Banco Bpm si difende dall’Ops di UniCredit: chieste tutele alla Consob

Banco Bpm ha «richiesto alla Consob l’adozione di provvedimenti a tutela di tutti gli stakeholder della banca e del mercato nonché dell’offerta pubblica promossa sulle azioni di Anima».

Banco Bpm difesa UniCredit
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Il CdA di Banco Bpm ha approvato un pacchetto di misure difensive nei confronti dell’offerta di acquisto annunciata da UniCredit e presenterà una serie di richieste a Consob. UniCredit ha annunciato il mese scorso a sorpresa un’Ops su Banco Bpm da 10,1 miliardi di euro. Il CdA di Banco Bpm, in via preliminare, ha di fatto respinto l’offerta affermando che le condizioni «del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia» non riflettono il valore della banca.

Oggi Banco Bpm, in merito all’Ops lanciata da UniCredit, ha «richiesto alla Consob l’adozione di provvedimenti a tutela di tutti gli stakeholder della banca e del mercato nonché dell’offerta pubblica promossa sulle azioni di Anima». È quanto si legge in un comunicato emesso al termine dell’odierna riunione del cda di Piazza Meda.

L’istituto, confermando che dopo il deposito del documento di offerta «si esprimerà con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge», rileva inoltre «la necessità di chiarire» alcuni punti, «in via preliminare e nel migliore interesse dei propri azionisti e del mercato». Secondo l’istituto, in primo luogo, «ogni riferimento» da parte di UniCredit «al prezzo dell’azione Banco Bpm al 6 novembre 2024, e definito prezzo “undisturbed”, è inappropriato e non pertinente».

Il premio incorporato dall’Ops sulla base del prezzo ufficiale delle azioni UniCredit al 22 novembre rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Banco Bpm al 6 novembre, inoltre, «non è il 14,8% riportato nel comunicato» di Piazza Gae Aulenti, ma «il dato corretto è pari al 3,9%». L’istituto, infine, nota che «sulla base dei prezzi ufficiali di ieri, lo sconto (e non il premio) implicito nel corrispettivo annunciato da UniCredit lo scorso 25 novembre è salito al 14,2%».

Sulle dichiarazioni rilasciate dal numero uno di UniCredit, Andrea Orcel, è intervenuto così l’AD di Banco Bpm Giuseppe Castagna: «Il contesto può anche variare ma siamo certi della nostra forza, perché’ abbiamo lavorato molto per costruirla e vogliamo che rimanga al servizio dei nostri clienti, con le nostre persone, nel nostro Paese. Siamo convinti che i nostri azionisti, con i quali il dialogo è costante e proficuo, ci supporteranno in questa scelta, certi che la banca possa continuare a crescere e generare profitti e dividendi, proseguendo il percorso di sviluppo concreto e credibile che abbiamo intrapreso».