Beghelli passa di mano e si prepara a lasciare Piazza Affari andando ad allungare la lista di aziende che hanno detto addio al listino. La società nota per i dispositivi salvavita, fondata 42 anni fa da Gian Pietro Beghelli e approdata in Borsa nel 1998, ha cambiato proprietà passando a Gewiss, società italiana che è attiva anche nel mondo del calcio, visto che fa naming sponsor per lo stadio dell’Atalanta.
Il fondatore e i figli hanno ceduto le loro quote, pari nel complesso al 75% del capitale, a Gewiss, il gruppo della famiglia Bosatelli che aveva abbandonato la Borsa di Milano 13 anni fa. Il prezzo pattuito, pari a 0,3375 euro per azione, incorpora un premio del 46,8% rispetto alla chiusura di lunedì ed è lo stesso dell’opa obbligatoria che verrà lanciata per ritirare il restante 15% del capitale. L’operazione valorizza l’azienda più di 66 milioni di euro e a tale prezzo la Borsa si è adeguata spingendo il titolo Beghelli in rialzo del 42,4% a 0,33 euro, quotazione confermata anche dall’apertura di mercoledì mattina.
Il perfezionamento dell’acquisto da parte di Gewiss delle azioni di Gian Pietro, Luca, Graziano e Maurizio Beghelli è previsto nel primo trimestre 2025 ed è subordinato al verificarsi di alcune condizioni. Gewiss promette che garantirà «continuità a dipendenti, collaboratori e clienti di Beghelli assicurando l’ingresso in un gruppo con solide radici italiane».
L’acquisizione rafforzerà inoltre la presenza di mercato e consoliderà la market share nel settore dell’illuminazione attraverso l’integrazione del marchio Beghelli, molto conosciuto in Italia, con le competenze globali di Gewiss. Amplierà inoltre l’offerta di soluzioni innovative grazie alla combinazione delle competenze tecnologiche delle due imprese. Fondato nel 1970 Gewiss è attivo nella produzione di soluzioni e servizi per la home & building automation, per la protezione e la distribuzione dell’energia, per la mobilità elettrica e per l’illuminazione intelligente. Con la recente acquisizione di Performance IN Lighting, conta oggi 2.200 collaboratori e un presidio con agenzie e distributori in più di 100 paesi.
Con Beghelli la Borsa di Milano registra l’ennesima uscita dal listino. È di ieri l’opa per il delisting di un marchio storico come Mittel, e si avvicina il momento dell’addio di Unieuro, in scia ai tanti di quest’anno. Il 2024 ha visto i delisting dal mercato principale di Algowatt, Salcef, Ivs, Chl, Greenthesis e andando a ritroso di nomi come Saras (passata dalla famiglia Moratti al colosso Vitol), Civitanavi, Vianini, Exprivia, Saes Getters, OpenjobsMetis, Pierrel e la Tod’s dei fratelli Della Valle. Senza dimenticare i big Cnh Industrial e Unipolsai.