Nella giornata di martedì, le tre realtà interessate ad acquistare lo stadio Ferraris di Genova, Cds Holding, Genoa e Sampdoria, sono state protagoniste di una call per discutere del futuro dell’impianto cittadino, ora di proprietà del comune.
Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, alla call hanno partecipato l’AD rossoblù Andres Blazquez e il Chief Strategy Officer Alessandro Galleni. Sponda blucerchiata erano collegati il patron e presidente Matteo Manfredi e l’ad Raffaele Fiorella, mentre per Cds, il presidente Enzo Danesi.
Si è trattata di una riunione telefonica dai contenuti esclusivamente tecnici. In primis si è partiti dalla conferma della volontà da parte di tutti di trovare un accordo e presentare l’offerta al Comune di Genova entro Natale, andando a superare anche gli ultimi screzi fra le due società.
Ora, però, le tre parti in causa devono trovare la formula migliore per la società che stanno per andare a costituire e sul tavolo non mancano le opzioni. Come per esempio l’acquisto dello stadio, oppure chiederlo in concessione e nel caso per quanti anni sarebbe possibile. Oltre a queste due è sotto valutazione le modalità di accesso alla legge stadi, che richiede però che la maggioranza delle quote sia riconducibile alle società di calcio e non a Cds, considerando che gli accordi fra le parti prevedono che sia Cds a farsi carico del restyling dell’impianto che poi sarà ceduto a Genoa e Samp. A seconda poi che venga privilegiata una soluzione piuttosto che un’altra cambia anche l’accesso ai finanziamenti del Credito Sportivo.
Nei prossimi giorni, gli studi legali delle tre parti lavoreranno in sinergia proprio per approfondire tutte le opzioni possibile, accertandone gli aspetti legali, e arrivare a definire nel più breve tempo possibile la direzione migliore da prendere per poi riaggiornarsi e presentare il tutto al Comune di Genova, che nel frattempo attende anche su lato EURO 2032.