Lazio, spunta un erede dei Donà Dalle Rose tra gli azionisti

La famiglia veneta è stata proprietaria fino ai mesi scorsi del gruppo Marzotto: uno degli eredi ha acquistato quote del club biancoceleste.

Lotito saluto nostalgico
(Foto: Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Dietro alla Lazio Events di Claudio Lotito c’è anche una storica famiglia veneta, discendende anche da tre dogi. Dal verbale dell’ultima assemblea dei soci del club biancoceleste emerge anche una curiosità legata ai piccoli azionisti della società, tra i quali rispetto all’anno scorso è spuntato anche il nome di Lodovico Donà dalle Rose, con una percentuale di azioni pari a circa l’1,2% del club. Partecipazione che non era presente infatti negli ultimi verbali legati alle assemblee dei soci.

Il nome Donà dalle Rose è strettamente legato non solo alla storia di Venezia, ma anche a quella di una società storica come la Marzotto. Tra gli antenati infatti sono presenti anche tre importanti dogi veneziani tra i protagonisti che siglarono la pace tra Venezia e il Papa: Francesco nel 1545, Leonardo nel 1608 e Nicoló nel 1640. Il tutto in una famiglia che ha visto anche due fratelli, Luigi e Nicolò Donà dalle Rose, tra i fondatori di Porto Rotondo, borgo della Costa Smeralda diventato uno dei luoghi del jet set in Sardegna.

Chi è Lodovico Donà Dalle Rose, i legami coi Marzotto

Il legame con la famiglia Marzotto dovuto al matrimonio tra Leonardo e Italia Marzotto, la figlia di Gaetano junior, il “rifondatore” dell’impero tessile vicentino. E in particolare il conte Andrea Donà dalle Rose, figlio di Leonardo e Italia, è diventato uno delle figure di spicco della Marzotto, diventandone vicepresidente nonché principale azionista fino alla morte avvenuta nel 2022. Nei mesi scorsi, però, il gruppo Marzotto è passato nelle mani dello storico dirigente della società Antonio Favrin, che all’asta si è aggiudicato le quote per guidare il gruppo superando l’offerta di Lodovico Donà dalle Rose.

Chi è Lodovico Donà Dalle Rose, la Lazio

Quest’ultimo, figlio di Andrea, è il manager classe 1994 che ha acquisito le quote della Lazio. Attualmente ricopre il ruolo di business development manager di Marzotto SIM S.p.A., società di intermediazione mobiliare, dopo essere stato amministratore delegato di Manifatture Internazionali, holding di co-controllo del gruppo Marzotto. E in particolare l’interesse sembra essere sul fronte stadio: nelle scorse settimane infatti la stessa Marzotto SIM aveva pubblicato una analisi relativa al possibile sviluppo del tema Flaminio per il club biancoceleste in cui veniva sottolineato come il progetto stadio possa rappresentare “una svolta per la Lazio, con un incremento del valore complessivo che può raggiungere il 323%”.