Lazio, il progetto del Flaminio in 10-15 giorni: Lotito sogna Emirates

Intanto il dipartimento Urbanistica del Comune chiede ulteriori approfondimenti a Roma Nuoto.

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Claudio Lotito (Foto: Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Servono approfondimenti entro due settimane. E’ questo quello che chiede il dipartimento Urbanistica per risolvere la questione Flaminio, che al momento vedeva in corsa il progetto di Roma Nuoto e il concreto interesse della Lazio in attesa che il patron Claudio Lotito sveli le sue carte.

Come riporta l’edizione odierna de La Repubblica-Roma, il dipartimento Urbanistica ha riscontrato troppe criticità, in particolare sull’area che complessivamente dovrebbe essere occupata dall’opera finale e sui parcheggi pubblici, per dare il via libera al progetto di riqualificazione presentato al Campidoglio dalla Roma Nuoto e chiudere positivamente la Conferenza dei servizi.

Quello degli uffici preposti del Comune di Roma, comunque, non è di certo un no definitivo, anzi, si tratta di una risposta comunque pronosticata da parte dei consulenti di Roma Nuoto che ora avranno 15 giorni per una integrazione al progetto. Ecco perché Lotito ora è chiamato ad accelerare e presentare anche lui un progetto definitivo che possa dare il via all’iter relativo alla Conferenza dei servizi. Ma certamente la pausa di riflessione chiesta su Roma Nuoto non può non essere presa positivamente dal numero uno della Lazio.

Il progetto della Lazio, promesso a ottobre e poi a novembre, ormai sembra quasi scontato che arrivi a ridosso della deadline già annunciata da Lotito, il 5 dicembre, entro massimo 15 giorni dunque. Già fatto intravedere al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessore Alessandro Onorato, ora il Campidoglio chiede a gran voce un progetto dettagliato da sottoporre a tutti gli approfondimenti del caso.

Ma qualche passo comunque si è mosso in questa direzione nelle ultime settimane. Da Formello sono arrivate le foto del progetto, per mostrare come dovrebbe essere l’anello che Lotito vuole realizzare sopra alla struttura già esistente e poi l’idea della copertura per ridurre l’impatto acustico nei giorni dei grandi eventi, perché lo stadio non dovrebbe ospitare solo le partite della Lazio, ma anche dei concerti internazionali. Infine l’ingaggio della società di consulenza Legends per quanto riguarda la futura gestione dell’impianto. Si tratta di un vero leader del settore, visto che lavora anche con Real Madrid, Barcellona e Manchester City.

È di oggi, invece, l’indiscrezione che arriva questa volta dal Comune secondo la quale Lotito è alla ricerca di un grande nome da elevare a sponsor dello stadio. E le voci portano tutte a Emirates, che dà il nome già all’impianto dell‘Arsenal a Londra. Ma intanto le lancette corrono ed entro 10-15 giorni, a meno di deroghe informali, la Lazio per mano del suo patron dovrà presentare il proprio progetto.

Intanto, nell’attesa della Lazio, a Radio TV Serie A con RDS ha parlato l’assessore Onorato, che ha fatto un bilancio complessivo della situazione stadi in città, includendo anche quello di Pietralata per la Roma: «Nel caso della Roma il discorso è molto avviato, per quanto riguarda la Lazio aspettiamo che Lotito dia seguito a quanto detto. Se lo farà, dimostreremo sicuramente la massima apertura a confrontarci su quale possa essere la soluzione migliore. Però una cosa è certa, in questa città c’è una stagione molto positiva di cambiamento anche sull’impiantistica sportiva, per quanto le norme italiane siano obsolete e non ci siano i fondi pubblici per rivoluzionare l’impiantistica. Abbiamo norme lente e pochi soldi, ma nonostante questo noi andiamo avanti e abbiamo cantieri per un palazzetto dello sport a Corviale e a Labaro. Lavoriamo nei quartieri popolari per dare un impiantistica di base molto forte».