«Ringrazio il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, per la comprensione». Ha aperto così la sua conferenza stampa alla vigilia del match di Nations League contro il Montenegro Hakan Calhanoglu, reduce dall’infortunio rimediato durante la partita con il Galles che ha tenuto in ansia la sua Turchia e ancor di più l’Inter.
«Dopo la partita i dirigenti nerazzurri hanno chiamato direttamente me e il nostro allenatore. Ho scelto di restare qui, ma purtroppo domani non potrò prendere parte alla partita. Il mio vecchio infortunio si è fatto risentire, ma non è una situazione grave e non ho dolori. Spero di essere in campo con l’Inter già nel match di Verona», ha aggiunto il centrocampista turco.
A proposito delle critiche, il giocatore ha aggiunto: «Sto cercando di evitare che ciò accada. In Nazionale ho sempre subito critiche. Ma amo i miei compagni, per me sono come fratelli e farò sempre di tutto per cercare di proteggerli. Mi assumo le responsabilità di ciò che accade e i compagni mi apprezzano e mi rispettano. Io cerco sempre di valorizzarli con la mia umanità piuttosto che con il mio ruolo di capitano e di motivarli in campo perché so quanto sia importante».
Chiusura dedicata all’obiettivo qualificazione per i Mondiali 2026: «Cerchiamo di essere un esempio non solo con le nostre capacità calcistiche, ma anche con la nostra personalità. Il nostro clima amichevole è molto buono, la nostra unità è molto buona. Vogliamo andare in Lega A e giocare con squadre forti. Quando giochi con squadre di un certo calibro vedi a che livello sei. Poi abbiamo il sogno di giocare la Coppa del Mondo, questo è il nostro obiettivo più grande. Vogliamo partecipare ai prossimi Mondiali dopo anni».