Inchiesta ultras, ricorso respinto: Mauro Nepi rimane in carcere

Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano, che ha respinto il ricorso della difesa di Nepi, tra gli accusati, assieme ai vertici della Nord.

 

Mauro Nepi carcere
(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Resta in carcere Mauro Nepi, ultrà interista e tra le 19 persone arrestate il 30 settembre scorso nell’inchiesta milanese con al centro le curve di San Siro, i presunti traffici illeciti, le violenze e le infiltrazioni della ‘ndrangheta.

Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano che, dopo l’udienza di ieri, ha respinto il ricorso della difesa di Nepi, tra gli accusati, assieme ai vertici della Nord, di associazione per delinquere con l’aggravante mafiosa.

La difesa del 42enne lanciacori al secondo anello verde chiedeva l’annullamento dell’ordinanza emessa dal gip Domenico Santoro, su richiesta dei pm della Dda Paolo Storari e Sara Ombra. Con i capi Andrea Beretta, Marco Ferdico e Antonio Bellocco avrebbe, seguendo le loro «direttive», preso parte agli «scontri con tifoserie avversarie» e le «forze dell’ordine», e gestito «l’attività di bagarinaggio, favorendo gli ingressi illegali all’interno dello stadio in occasione delle partite» dell’Inter.

Per domani, intanto, sono fissate le udienze davanti al Riesame anche per Christian Rosiello e Riccardo Bonissi, ultras milanisti che hanno presentato ricorso contro gli arresti.