Dall’arena alle due opzioni per lo stadio: gli scenari per l’impianto del Milan a San Donato

La proposta è quella di valutare all’interno del Rapporto Ambientale diversi scenari alternativi, da quello del 2021 a due opzioni per il nuovo stadio.

Alternative stadio Milan San Donato
DOCUMENTI
(Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

E’ stato ufficialmente pubblicato il documento di scoping della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) inserita nell’ambito del procedimento di Accordo di Programma finalizzato alla realizzazione di un intervento di trasformazione urbanistica di carattere sportivo dell’Area San Francesco. Qui sorgerebbe il nuovo stadio del Milan.

Il Piano Integrativo di Intervento risalente al 2021 prevedeva un intervento di recupero dell’intero ambito mediante la realizzazione di un complesso sportivo e di intrattenimento che integrasse attività e manifestazioni sportive con la vita sociale, il lavoro e il tempo libero. In particolare, si prevedeva l’insediamento del seguente mix funzionale:

  • un’arena sportiva da 18.000 posti;
  • uno sport centre;
  • uno sport business center;
  • un liceo scientifico sportivo;
  • uno sport residence e uffici;
  • uno sport medical center.

In tale contesto, in considerazione della vocazione dell’area destinata ad ospitare importanti strutture sportive e visto l’interesse del Milan a realizzare uno stadio di proprietà secondo caratteristiche moderne, SportLifeCity ha presentato in data 27 settembre 2023, una proposta di variante del PII 2021 e del PGT per realizzare in alternativa dell’arena uno stadio di 70.000 posti, ma con individuazione di aree esterne al comparto originario da destinarsi a servizi (parco e parcheggi).

La Proposta di Accordo di Programma, pur confermando sostanzialmente la vocazione sportiva dell’ambito definito dal PII 2021 e quindi dal PGT, introduce quindi alcuni elementi di modifica: oltre allo Stadio di 70.000 posti, è previsto un diverso mix funzionale con individuazione di un comparto adibito a funzione ricettive, commerciali e per l’intrattenimento.

In considerazione della rilevanza dell’intervento e della necessità di adeguare e aggiornare il PGT, il Comune ha espresso valutazione favorevole alla percorribilità della Proposta di Accordo di Programma. Il rapporto pubblicato oggi sui possibili impatti ambientali significativi va quindi nella direzione di definire il quadro di riferimento operativo-concettuale per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dell’Accordo di Programma stesso.

Tra le pieghe del documento – consultato da Calcio e Finanza – emerge un aspetto interessante con riferimento alle alternative per la disposizione delle strutture sull’area oggetto di intervento. «Nel caso in esame – si legge nel testo del documento – si propone di valutare all’interno del Rapporto Ambientale i seguenti scenari alternativi»:

  • Alternativa 0 – PII vigente
  • Alternativa 1 – Proposta di Accordo di Programma
  • Alternativa 2 – Distribuzione alternativa funzioni

Alternative stadio Milan San Donato – L’alternativa 0

L’alternativa 0 che si propone di valutare all’interno del Rapporto Ambientale è costituita:

  • nel Comune di Milano dalla situazione esistente con lo Stadio di San Siro in via Achille e Casa Milan in zona Fiera;
  • nel Comune di San Donato dalla pianificazione attualmente vigente, che è quindi rappresentata dal PII approvato con deliberazione n. 81 del 01/07/2021.

L’alternativa 0 conforma così sull’area una trasformazione urbanistica a vocazione funzionale sportiva, che interessa un’area di circa 300.000 mq, con le seguenti caratteristiche dimensionali e progettuali:

  • realizzazione di un’arena per sport ed eventi con una capienza di circa 18.000 persone;
  • realizzazione di una serie di funzioni legate all’attività sportiva come campi e attrezzature, medical center, sport business center, liceo sportivo, residence e attività commerciali, per una Superficie Lorda complessiva in sviluppo pari a 108.100 mq;
  • dotazione di servizi pubblici dimensionati con il parametro di 100% della Superficie Lorda, tra cui anche il recupero della Cascina San Francesco.

Alternative stadio Milan San Donato – L’Alternativa 1

L’alternativa 1 è rappresentata invece dalla proposta di Accordo di Programma che prevede:

  • realizzazione di uno stadio da 70.000 posti nella zona nord del Comparto 1;
  • realizzazione di un nuovo quartiere per l’intrattenimento che animerà l’area anche nei giorni non interessati dalle attività sportive all’estremità meridionale del sito, una piazza asservita all’uso pubblico, nodo e connessione del tessuto urbano di San Donato con l’adiacente area agricola interessata dal Parco Agricolo Sud Milano e gli edifici che ospiteranno la sede del Milan, il Museo AC Milan, l’AC Milan Team Store e un Hotel di circa 200 camere. In tali edifici sono previste attività commerciali, di ristorazione e pubblici esercizi. Il sito presenta molteplici punti di accesso dalle principali direttrici infrastrutturali esistenti; inoltre, attraverso la costruzione di due ponti di collegamento pedonale che scavalcano la ferrovia ad Est e l’autostrada ad Ovest, viene creato uno strategico collegamento tra la città di San Donato Milanese e il territorio interno al Parco Agricolo Sud Milano.

Alternative stadio Milan San Donato – L’Alternativa 2

Infine, l’Alternativa 2 che si propone di valutare nel Rapporto Ambientale, mantenendo pressoché inalterate le volumetrie e le destinazioni d’uso, prevede una disposizione alternativa all’interno del comparto 1 che vede lo stadio collocato a sud ed il comparto di intrattenimento collocato nella parte nord del sito.

L’alternativa propone quindi alcuni aspetti progettuali che saranno oggetto di valutazione:

  • la cascina è più legata alle funzioni di intrattenimento del sito, potendo potenzialmente essere sfruttata maggiormente;
  • la prossimità tra stadio e stazione ferroviaria è, nel caso dell’evento sportivo, più efficiente per l’esperienza del tifoso;
  • la prossimità tra energy center e stadio permette una gestione più efficiente delle risorse;
  • la presenza dello stadio inibisce qualunque possibilità di riqualificazione della fermata ferroviaria;
  • la connessione tra San Donato, il comparto ed il Parco Sud verrebbe interrotta dalla presenza dello Stadio e anche il raggiungimento dell’area di intrattenimento sarebbe più difficoltosa;
  • la gestione della tifoseria dello stadio sarebbe notevolmente più complessa mancando gli spazi intorno allo stadio a sud per gestire correttamente le aree delle curve.

Per i comparti 3 e 4 sono in fase di valutazione anche alternative basate su una diversa localizzazione ed estensione delle opere infrastrutturali esterne al perimetro di intervento, incluse aree a parcheggi in sostituzione o in aggiunta rispetto alla proposta principale.