E’ solo questione di tempo, ma prima o poi il Monza passerà di mano. Dopo la trattativa fallita con Orienta Capital Partners, la famiglia Berlusconi non ha mai chiuso le porte all’ingresso di un nuovo acquirente per la società brianzola, attualmente guidata dalla holding di famiglia Fininvest. E in questo senso, il nuovo nome è quello della Gamco Investors di Mario Gabelli.
Ma chi è Mario Gabelli? Classico esempio di self-made man come Silvio Berlusconi, Gabelli è da 48 anni alla guida di Gamco Investors, società da lui fondata a New York e che oggi gestisce asset per 31 miliardi di dollari. La sua capacità di far fruttare i soldi dei clienti lo ha reso ricco tanto che, secondo le stime di Forbes, il suo patrimonio personale sfiora i due miliardi di dollari. A 82 anni, Gabelli sarebbe quindi pronto a mettere alla prova le sue abilità finanziarie in quello che potrebbe rivelarsi l’investimento più complesso e affascinante della sua carriera: il calcio italiano.
Chi è Mario Gabelli? La carriera dell’imprenditore
Figlio di due italiani, emigrati da Solignano (Parma) nel Bronx di New York, Gabelli rimane attualmente il presidente e l’amministratore delegato del fondo statunitense, nonostante i figli già da tempo lavorino in azienda. Gabelli non intende rinunciare al comando e ai privilegi che ne derivano. L’anno scorso il manager ha ottenuto uno stipendio da 36 milioni di dollari, più alto di 9 milioni rispetto a quello toccato a Larry Fink, numero uno BlackRock, colosso da 10 mila miliardi di dollari.
Il bonus non è una novità per Gabelli, dal momento in cui nei quattro anni precedenti, fra il 2019 e il 2022, l’uomo ha incassato quasi 110 milioni di dollari, fra remunerazione fissa e variabile. Ce n’è insomma abbastanza per alimentare l’offerta a Fininvest per il Monza che, secondo alcune indiscrezioni, varrebbe 100 milioni di euro (facendo riferimento alla quota del 100%).
Negli ultimi anni, l’attenzione di Gabelli si è concentrata nell’attacco ai fondi passivi, che secondo l’uomo vanno bene solo per «gli investitori senza testa». Il manager rivendica invece di aver sempre investito il suo tempo e i soldi per far fruttare quello dei clienti. Gabelli si è infatti costruito una reputazione di azionista puntiglioso e, talvolta, financo litigioso, quando si tratta di difendere gli interessi dei suoi investitori.
Interessi che, per esempio, ha ritenuto lesi dalla prospettata fusione fra Paramount e la Skydance di Larry Ellison, tanto da adombrare un ricorso alle vie legali per bloccarla. Nella disputa si troverà a scontrarsi con un altro investitore che ben conosce il calcio italiano: Gerry Cardinale, proprietario di Redbird e del Milan, nonché alleato di Skydance nella scalata a Paramount.