Ultras, nel mirino anche i parcheggi per le Olimpiadi di Milano-Cortina

«Io non mollo. Io sono peggio di un pitbull!», le parole di Giuseppe Caminiti, il re dei parcheggi del Meazza legato alla ‘ndrangheta.

 

Ultras parcheggi Milano Cortina
(Foto: FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

Non solo avrebbero voluto mettere le mani sui parcheggi attorno all’Olimpico e allo stadio di Torino, ma pensavano di estendere i tentacoli criminali anche sulla gestione dei posteggi per le Olimpiadi invernali del 2026.

È quanto emerge dalle intercettazioni riportate in una delle informative agli atti dell’inchiesta della Procura di Milano che lunedì della scorsa settimana ha portato a decapitare i vertici delle curve Nord e Sud, rispettivamente di Inter e Milan, con le accuse di associazione per delinquere per alcuni aggravate dall’aver favorito gli interessi della mafia, estorsioni e altri reati.

Dall’inchiesta intanto emerge che l’imprenditore che gestiva i parcheggi, Gherardo Zaccagni, ora ai domiciliari, nel gennaio 2021, chattando con Giuseppe Caminiti, suo dipendente legato alla ‘ndrangheta – era anche il tramite per «versare mensilmente diverse migliaia di euro» degli introiti al «duo Boiocchi-Beretta», i due capi ultrà neroazzurri, uno ucciso due anni fa e l’altro in carcere – ventila il progetto di fare affari anche con Milano-Cortina 2026.

Caminiti in un vocale dice: «Io non mollo. Io sono peggio di un pitbull! Sia con questo Tavecchio (Carlo, ex presidente della FIGC scomparso l’anno scorso e mai indagato nell’inchiesta, ndr) che con Euro 2026» ossia, come indicato nell’atto, le Olimpiadi invernali. In un’altra intercettazione ambientale, di quel periodo, Zaccagni ribadiva a Caminiti: «Pino non devi mollare un centimetro in questi due mesi su Tavecchio sennò abbiamo perso gli anni e forse altri anni a venire».

L’imprenditore milanese necessitava di un contatto, mai avvenuto, con Claudio Lotito (non indagato): «Dammi solo contatto di Lazio! Vado io …omissis.. Tu mi devi dare un contatto di Lotito! Ci penso io una volta che lui mi dà il cross in mezzo all’area! Io in un modo o nell’altro la butto sempre dentro».

Nell’informativa della squadra mobile che ha condotto le indagini coordinate dal pm Paolo Storari e Sara Ombra, ci sono anche interi capitoli dedicati a operazioni di traffico di droga, anche non andate a buon fine, oppure cessioni di «grammatica» termine usato per indicare la cocaina o di ricerca di quantitativi di marijuana con conversazioni tra Caminiti, Boiocchi e che coinvolgono anche Marco Ferdico, altro leader della Curva nerazzurra, tra gli arrestati.

Intanto domani in Prefettura si deciderà sulla richiesta di tutela per il pm Storari avanzata dal Procuratore di Milano Marcello Viola.