Bandecchi e l'università come bancomat: bonus ai calciatori della Ternana

L’ex presidente della Ternana è finito al centro delle indagini della Guardia di Finanza che sta analizzando le spese sostenute dall’Università Unicusano, fondata e gestita dall’attuale primo cittadino di Terni.

Chi è Stefano Bandecchi
Stefano Bandecchi (Foto: YouTube)

Stefano Bandecchi prestava a sé stesso i soldi dell’Università Unicusano che dirigeva,  e utilizzava questi fondi per lussuose vacanze a bordo di barche da sogno. Inoltre, viaggiava insieme alla famiglia con aerei privati, spendendo milioni di euro per raggiungere destinazioni come Russia, Canada, Bahamas o Islanda. A svelarlo è l’edizione odierna de La Repubblica.

Le spese per auto, telefonate, squadre di calcio, bonifici e prestiti all’interno delle società legate a Bandecchi sono, secondo gli investigatori, la prova che «le partecipazioni societarie detenute da Unicusano sono gestite con modalità operative e gestionali tipiche dell’attività commerciale». La Guardia di Finanza ha chiaramente affermato che l’università, sotto la gestione di Bandecchi, alleato del centrodestra, non poteva beneficiare del regime fiscale agevolato solitamente concesso agli atenei. Questo significa che avrebbe dovuto pagare circa 20 milioni di euro in tasse aggiuntive.

A causa di queste irregolarità, l’attuale sindaco di Terni ed ex presidente della Ternana è sotto indagine per evasione fiscale, appropriazione indebita e la Guardia di Finanza ha già sequestrato oltre 20 milioni di euro. Le fatture presenti nelle informative depositate al termine dell’indagine rendono difficile giustificare certe spese come legate a scopi didattici o universitari.

Tra il 15 e il 29 agosto 2020, ad esempio, Unicusano ha noleggiato lo yacht di lusso Agape Rosa, dotato di 12 cabine con ogni comfort. Il costo di questa vacanza è stato di 90mila euro. Tuttavia, questa somma è poca cosa rispetto alla ricapitalizzazione di Investimento Uno, una società immobiliare legata a Bandecchi che ha ricevuto oltre 30 milioni di euro in quattro anni.

Un altro aspetto emerso dall’indagine riguarda i legami tra Unicusano e un’azienda agricola russa di Bandecchi. La vocazione internazionale dell’ateneo si riflette nei bonifici inviati agli Emirati Arabi: 630mila euro sono stati trasferiti sul conto del titolare della società Alm Emirates. La Guardia di Finanza parla di «maxi operazione Bandecchi» e di «distrazione dei fondi». Secondo gli investigatori, Bandecchi «abusando delle relazioni di ufficio e della sua posizione di amministratore dell’università e della società che la sovvenziona, Società delle Scienze Umane SRL, si appropriava delle somme ricavate dalle fatture emesse dalle società fornitrici in favore dell’università, utilizzandole per scopi estranei alle finalità istituzionali dell’ateneo».

Tra le spese sospette ci sono acquisti in gioiellerie per 27mila euro, «distribuzione carburante» e operazioni ricorrenti di 900 euro mensili a favore di una persona di nome Anyavolkov. Altre spese riguardano automobili di lusso come Ferrari e Rolls Royce. L’informativa cita anche i costi relativi all’elicottero di famiglia. Non manca il legame con la Ternana Calcio, poiché Unicusano ha premiato i calciatori promossi in Serie B con 1 milione di euro. La rete di società intorno all’ateneo è vasta, includendo aziende come Mangia&mangia, Ping Pong Srl e Ririricchi. A breve, gli investigatori potrebbero chiedere a Bandecchi chiarimenti su queste operazioni, convocandolo in Procura.