Serie A, da Cano a Cardinale. I proprietari stranieri: «Serve un salto di qualità»

Insieme a loro, è intervenuto alla “Giornata dello Sport Italiano nel Mondo”, tenutasi a New York, anche il socio dei Percassi Stephen Pagliuca.

cano e marotta
Alejandro Cano e Giuseppe Marotta (Foto: Guido De Bortoli/Getty Images)

In attesa di conoscere come si risolverà la questione riguardante le elezioni federali, con la FIGC alle prese con un cambio di statuto che conferisca maggiore potere decisionale alla Serie A, a New York è andata in scena la “Giornata dello Sport Italiano nel Mondo”.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, nello storico palazzo su Park Avenue, sede del Consolato Italiano, sono intervenuti diversi patron dei club di Serie A, che hanno tutti una cosa in comune: sono statunitensi. Da Stephen Pagliuca a Gerry Cardinale, passando anche dal Managing Director e Co-Head Europa per la strategia Global Opportunities del fondo statunitense OaktreeAlejandro Cano.

Questi si sono alternati raccontando la loro esperienza da proprietari di club di Serie A, coadiuvati da due leggende dello sport azzurro come Danilo Gallinari e Alessandro Del Piero. A fare gli onori di casa l’Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti Mariangela Zappia e il Console Generale a New York Fabrizio Di Michele con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ad aprire i lavori dell’evento.

«L’economia italiana è in crescita e ci sono grandi opportunità – ha esordito da Boston il co-patron dell’Atalanta Stephen Pagliuca – ma la Serie A deve fare un salto di qualità per tornare a essere la lega di riferimento nel mondo». Sulla stessa linea anche Gerry Cardinale: «Ci vuole una strategia più a lungo raggio che non si ferma alla vittoria di una partita». Direttamente da San Siro, dove si è giocato il derby fra Inter e Milan, sono intervenuti l’amministratore delegato dei rossoneri Giorgio Furlani e Alejandro Cano che ha dichiarato: «Sappiamo che per competere con i top club europei uno stadio di proprietà è fondamentale».

Gallinari, grande tifoso del Milan, ha poi voluto rivolgersi direttamente al patron dei rossoneri e del fondo RedBird, Gerry Cardinale: «Credo che ci voglia tempo per cambiare una cultura basata su anni e anni usando lo sport, ma a poco a poco credo che si possa fare». Poi una battuta sul derby che si sarebbe giocato qualche ora più tardi: «Non è possibile, invece, che si riesca a convincere un ragazzo come me che si può perdere una partita come quella di stasera (ieri, ndr)».