Il progetto Flaminio biancoceleste procede verso la realizzazione di quei rendering che il presidente della Lazio Claudio Lotito ha già fatto visionare al sindaco Roberto Gualtieri nell’incontro in Campidoglio andato in scena qualche settimana fa.
Per una concezione più reale dei cambiamenti che il progetto porterebbe al Flaminio, Lotito e il Campidoglio hanno pensato all’utilizzo di un drone che permetta di visionare dall’alto l’attuale impianto, trasformandosi poi in quello che per il momento è solamente uno stadio sulla carta.
La sostenibilità sarà il principio guida per le decisioni delle parti coinvolte: da un lato la Lazio, dall’altro l’amministrazione comunale, proprietaria ufficiale dell’impianto. Al centro del dibattito ci sono le analisi tecniche sulla stabilità della vecchia struttura, situata tra viale Tiziano, Corso Francia e i tre “scarabei” simbolo dell’Auditorium disegnato da Renzo Piano. Il progetto della Lazio prevede la costruzione di un secondo anello sopra le fondamenta del Flaminio, attualmente in stato di abbandono. La grande domanda, una delle molte che dovranno essere affrontate prima dell’eventuale via libera dal Campidoglio, è se lo stadio vecchio potrà sopportare il peso delle nuove tribune.
Dopo i primi sopralluoghi effettuati durante l’amministrazione Raggi, ora la parola passa ai tecnici. Intanto, è stato creato un primo modellino virtuale, con lo stemma della Lazio che sovrasta il profilo curvilineo del secondo anello, e lo stadio illuminato per una grande occasione. Guardando attraverso il foro centrale, si vedono gli ingressi del pubblico della curva e la struttura esterna delle nuove tribune, che richiama fedelmente il disegno originale dei Nervi, rispettando così la storia architettonica dello stadio.
Il prossimo incontro è già stato fissato per ottobre, secondo le promesse scambiate tra Lotito e Gualtieri all’inizio di luglio, quando potrebbe arrivare il primo via libera del Comune al progetto laziale. Il masterplan prevede l’ampliamento della capienza dagli attuali 25.000 posti a 50.000, la copertura totale delle gradinate e la creazione di nuovi parcheggi nell’area circostante. Il costo stimato dell’investimento è di circa 250 milioni di euro.
Sono stati presentati anche altri due progetti per la riqualificazione del Flaminio: uno proposto da Roma Nuoto e l’altro dal Credito Sportivo. Infine, c’è il documento firmato dai designer ingaggiati da Lotito. Secondo l’assessore allo Sport del Comune, Alessandro Onorato, queste tre ipotesi potrebbero essere valutate in una conferenza dei servizi tripartita, da cui emergerà il progetto vincitore, quello che riceverà l’approvazione di tutti gli enti coinvolti, compresa la Soprintendenza.