Nella giornata di ieri, la Lega Serie A ha assegnato i diritti televisivi per il biennio 2024-2026 in Danimarca. Questi diritti sono stati acquisiti dalla piattaforma di streaming Viaplay, controllata dal gruppo svedese Viaplay Group, che opera anche in Finlandia, Islanda, Paesi Bassi, Polonia e Norvegia.
Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, rimane da sciogliere il nodo legato alla trasmissione del massimo campionato italiano in Francia, uno dei paesi europei più importanti. Una questione che i vertici della Serie A sperano di risolvere prima dell’inizio della terza giornata. Intanto, il percorso di assegnazione dei diritti internazionali è quasi concluso. Questa volta sono stati venduti senza l’ausilio di un consulente esterno (come accaduto in passato con MP Silva, Infront e Img). Le trattative sono state gestite da un team interno di professionisti della Lega, sotto la guida di Anna Guarnerio, direttrice dei diritti media internazionali.
Ora, resta principalmente il mercato francese per completare il quadro. In Francia, i contendenti principali sono BeIn Sports e DAZN. Quest’ultima, che già trasmette la Serie A in Italia, ha partecipato a diverse gare anche all’estero per acquisire i diritti delle partite del campionato italiano. Al termine di queste trattative, i ricavi della Serie A dai diritti esteri dovrebbero mantenersi sugli stessi livelli dell’ultimo triennio: circa 250 milioni di euro a stagione.
In questa fase, i club sono concentrati soprattutto su queste ultime assegnazioni televisive all’estero e sugli ultimi giorni della sessione di mercato. Successivamente, potrebbero riprendere forza i movimenti politici interni che apriranno un autunno e un inverno di elezioni per il rinnovo dei vertici della Lega e della FIGC. Al centro della scena, c’è la possibile riconferma di Lorenzo Casini alla presidenza di Via Rosellini, senza dimenticare che il suo nome è stato associato anche alla Federazione. I frequenti attriti con il presidente federale Gabriele Gravina hanno generato malcontento in alcuni club di Serie A, che desidererebbero un clima meno conflittuale con Via Allegri.
La promozione di tre club a proprietà straniera – Como, Parma e Venezia – potrebbe alterare gli equilibri interni alla Lega, mettendo in discussione la maggioranza guidata da Claudio Lotito, con potenziali ripercussioni sulla rielezione di Casini. Discussioni in tal senso erano già iniziate all’inizio dell’estate, ma sono state temporaneamente messe in secondo piano dal mercato. Tuttavia, a settembre, con la chiusura delle ultime trattative di mercato, i contatti politici riprenderanno.