Serie A, allarme calendari: sfide fino a +220% per i tornei dagli anni '90

Sul tema è intervenuto ieri l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo: «La FIFA e l’UEFA devono assumersi le responsabilità in tal senso».

De Siervo attacco nuova Champions
Luigi De Siervo (Foto: Nicolò Campo / Insidefoto)

La stagione 2024/25 porterà con sé diverse novità a livello di tornei internazionali. Dalla Champions League che si rinnova (36 squadre, girone unico e più partite) al Mondiale per Club a 32 squadre, sono sempre di più le sfide che affollano un calendario ormai praticamente saturo, che mette a rischio la salute dei calciatori sul lungo periodo.

Un tema affrontato nella giornata di ieri anche dall’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, il quale – intervenuto ai microfoni di Radio TV Serie A con RDS – ha sottolineato che «la Serie A come i campionati nazionali non ha aumentato il numero di incontri ufficiali. La FIFA e l’UEFA devono assumersi le responsabilità in tal senso. E’ una situazione complessa e tesa. Ci sono in atto atteggiamenti formali e giurisdizionali per capire se la mancata condivisione del calendario può essere regolare. Così è tutto troppo compresso».

Di fatto, dal 2004 a oggi la Serie A ha mantenuto immutate le 380 partite che danno vita al campionato e ha ridotto il numero di sfide della Coppa Italia portandole da 94 partite totali a 45: per vincere il torneo è sufficiente passare da un percorso di otto partite, contro le tredici precedenti. L’unica eccezione riguarda la Supercoppa italiana, che si disputa ora con il format della Final Four.

Discorso diverso, invece, per i tornei internazionali. La Champions League alle origini negli anni ‘90 aveva un totale di 59 partite e per vincerla una squadra ne doveva disputare nove. Numeri che sono cresciuti con il passare del tempo e che hanno portato il torneo al nuovo format del ciclo 2024-2027: 189 gare complessive (+220%) e 17 per conquistare il trofeo.

Lo stesso discorso si può impostare per Europa League e Conference League, che porteranno sul palcoscenico europeo 342 partite a testa in questa stagione. Molte di più rispetto alle 189 gare che si disputavano con la Coppa delle Coppe o con la Coppa UEFA negli anni passati.

Non solo UEFA. Anche sul fronte FIFA i tornei si sono allargati. Nell’estate del 2025 prenderà il via il nuovo Mondiale per Club a 32 squadre (in aggiunta alla nuova Coppa Intercontinentale, che ricalca invece il Mondiale per Club per come lo abbiamo conosciuto finora). Il Mondiale per Nazionali passerà invece a 48 squadre nel 2026, con un impegno in termini di giorni che passerà da 32 (29 in Qatar) a 39.

Nel complesso, le gare giocate in Nazionale da un calciatore sono praticamente raddoppiate. Fino agli anni duemila le sfide erano una decina a stagione, mentre ora – complice anche l’introduzione di nuove competizioni, come la UEFA Nations League – sono praticamente raddoppiate arrivando fino a 20.