Koopmeiners-Atalanta, braccio di ferro: terzo certificato in attesa della Juve

L’olandese ha allontanato l’ipotesi di tornare ad allenarsi con la squadra nei prossimi giorni e aspetta che si sblocchi l’affare con la Juventus.

 

Koopmeiners certificato medico
(Foto: Gualter Fatia/Getty Images)

Il muro contro muro Koopmeiners-Atalanta continua. Scaduto domenica il suo secondo certificato medico per stress psico fisico, ieri – secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport – l’olandese ha presentato il terzo, allontanando l’ipotesi di tornare ad allenarsi con la squadra nei prossimi giorni e aspettando che si sblocchi l’affare con la Juventus.

Ma la posizione dell’Atalanta non è meno decisa, come confermato ieri dall’AD nerazzurro Luca Percassi: «Siamo molto tranquilli: la nostra idea, condivisa alla fine della scorsa stagione da tutti è stata quella di confermare tutti i big: siamo partiti da questo progetto, visto che la proprietà ha dato disponibilità ad investire e continua a farlo. Eravamo preparati al fatto che potessero esserci turbolenze, magari non ci aspettavamo determinate cose, ma noi abbiamo sempre rispettato i nostri impegni. Spesso ai ragazzi vengono suggerite cose non opportune, ma sono tutti giocatori dell’Atalanta e la società deciderà per il bene dell’Atalanta. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni».

L’arrivo ufficializzato di Samardzic consente ai bergamaschi di sentirsi maggiormente “al riparo”: ora ulteriori riflessioni, in parallelo con gli ultimi contatti col giocatore e il suo entourage, prima di valutare se ci siano i margini per ricomporre la situazione, o virare sulla cessione. Sullo sfondo l’accordo già raggiunto da Teun con la Juve e quello virtualmente trovato dai due club, sulla base di un’offerta di 52 milioni, più 7 di bonus, di fronte alla quale finora i nerazzurri hanno fatto muro.

Sul fronte Lookman, tutto è invece rinviato alle prossime ore. Il nigeriano è allettato da un presunto interessamento del PSG, ma l’Atalanta non ha avuto ancora contatti con il club di Al-Khelaifi e tantomeno richieste di aprire una trattativa: sarebbero necessari un segnale concreto e un’offerta tangibile sulla quale ragionare, per poi valutare le possibilità, economiche e temporali, per una sostituzione dell’attaccante. Con Nico Gonzalez della Fiorentina ancora al centro dei pensieri della Dea.