Nuove accuse per la UEFA all'Ue: monopolio sulla rivendita dei biglietti

La piattaforma online TICOMBO ha sollevato la questione alla Corte di giustizia dell’Unione europea, con particolare riferimento agli Europei in Germania.

UEFA accuse rivendita biglietti
Aleksander Ceferin (Foto: GLYN KIRK/AFP via Getty Images)

C’è una nuova “grana” a livello europeo per la UEFA. Come se non bastasse la battaglia contro il progetto per la Superlega (che dura ormai da tre anni), la Federcalcio europea è sotto accusa per presunte pratiche anti-competitive in relazione alla rivendita di tagliandi per i suoi eventi calcistici.

Nel dettaglio, TICOMBO, una piattaforma di rivendita di biglietti online che opera nel campo degli eventi sportivi e culturali, ha intrapreso azioni legali contro il Belgio e la UEFA stessa. Gli obiettivi della piattaforma sono sintetizzabili in due differenti punti:

  • il rigoroso rispetto delle normative europee sulla libera concorrenza e la prevenzione di abusi di posizione dominante da parte degli organizzatori di eventi;
  • la sensibilizzazione sulla necessità di migliorare le normative vigenti in diversi paesi europei (Belgio, Francia, Italia) per facilitare la rivendita dei biglietti quando condotta da terze parti fidate, come TICOMBO.

Nel caso dell’azione legale contro lo Stato belga, TICOMBO e i consumatori chiedono il risarcimento dei danni subiti e chiedono inoltre al Tribunale di primo grado di Bruxelles un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) sulla legalità del diritto belga alla luce delle disposizioni del diritto comunitario:

  • Il 30 luglio 2013, il Belgio ha adottato una legge sulla “rivendita dei biglietti di accesso agli eventi” che
    proibisce ampiamente qualsiasi tipo di rivendita di biglietti introducendo un regime di autorizzazione preventiva delegato agli organizzatori, in violazione delle disposizioni della Direttiva europea sui servizi nel mercato interno (SD);
  • le attuali restrizioni legali, sebbene intese a garantire l’integrità degli eventi culturali e sportivi, sono inefficaci, eccessive e discriminatorie in quanto sottopongono tutti gli operatori alle stesse disposizioni, anche se le politiche operative possono variare significativamente da un operatore all’altro.

In merito al reclamo presentato contro la UEFA alla Commissione europea, TICOMBO rileva una violazione del diritto europeo della concorrenza in merito alle politiche di rivendita dei biglietti, in particolare per EURO 2024:

  • Anche nelle giurisdizioni in cui la legge consente la rivendita dei biglietti, la UEFA si autoproclama il monopolio sul mercato della rivendita attraverso termini e condizioni abusivi, escludendo così tutti gli altri operatori, comprese le piattaforme che offrono elevati livelli di sicurezza, e danneggiando gli interessi dei consumatori, poiché non possono rivendere o acquistare liberamente i biglietti per gli eventi;
  • La UEFA si impegna anche in una fissazione abusiva dei prezzi assicurando che i biglietti non vengano, in linea di principio, rivenduti a un prezzo inferiore al prezzo di vendita iniziale: ad esempio, è comune per i consumatori acquistare biglietti su TICOMBO a prezzi significativamente inferiori al prezzo iniziale (durante la Coppa del Mondo di rugby del 2023, TICOMBO ha consentito ai suoi clienti di risparmiare oltre 1,1 milioni di euro su biglietti venduti al di sotto del loro valore nominale).

«Il monopolio concesso agli organizzatori da alcune leggi nazionali o autoproclamato dagli organizzatori stessi – secondo la piattaforma – non solo ostacola l’attività di operatori affidabili nel mercato secondario, ma danneggia anche direttamente gli interessi dei consumatori sottoponendoli a restrizioni irragionevoli e sproporzionate imposte dagli organizzatori dell’evento. In qualità di terza parte fidata, TICOMBO oggi chiede un’evoluzione del quadro normativo per raggiungere una regolamentazione appropriata piuttosto che un divieto predefinito, principalmente nell’interesse dei consumatori».

In questo nuovo scontro che si profila all’orizzonte, la piattaforma TICOMBO è assistita dallo studio legale DUPONT-HISSEL. Jean-Louis Dupont, avvocato specializzato in diritto europeo, è noto per essere stato uno dei legali che facevano parte del team difensivo di Jean-Marc Bosman, suo concittadino e soprattutto ex giocatore belga che ha rivoluzionato il sistema dei trasferimenti in vigore fino a quel momento con una storica sentenza che porta il suo nome.

Quasi trent’anni dopo, lo stesso Dupont ha assistito la Superlega con un’altra storica sentenza, quella della Corte di Giustizia dell’Unione europea, che potrebbe nuovamente stravolgere il mondo del calcio e – come ha sentenziato l’avvocato belga – avere «un impatto 10 volte superiore alla sentenza Bosman».

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