Presidente, stadio, tifosi e mercato: i piani di Oaktree per l'Inter

Si chiude l’era Suning per il club nerazzurro: le strategie del fondo californiano per la società nel breve termine.

Oaktree piani Inter
(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

L’ufficio di Steven Zhang al decimo piano della sede di Viale della Liberazione si sta già svuotando dei suoi oggetti, che saranno impacchettati e inviati in Cina da alcuni dei suoi collaboratori. L’era di Suning all’Inter si è conclusa ufficialmente stamattina, quando alle 11.16 Oaktree ha comunicato, tramite una nota, di essere diventato il nuovo proprietario del club nerazzurro. La scadenza per ripagare i 395 milioni del finanziamento concesso a Zhang nel 2021, interessi compresi, è passata senza nessun colpo di coda, nel silenzio dell’attuale presidente fatta eccezione per qualche comparsata con like su post Instagram dell’Inter.

Inizia così l’era della prima proprietà statunitense per il club nerazzurro, dopo gli anni indonesiano con Thohir nel post-Moratti (dal 2013 al 2016) e la proprietà cinese di Suning, che lascia dopo 900 milioni spesi ma anche dopo sette trofei (2 scudetti, 2 Coppa Italia, 3 Supercoppa italiana), tra cui lo scudetto festeggiato nelle ultime settimane che è valso la seconda stella. Da questi successi sportivi vuole ripartire Oaktree, puntando sul tema della stabilità organizzativa ma anche finanziaria del club: un tema che negli ultimi anni, per necessità ma anche per scelta, aveva già riguardato la società nerazzurra, con perdite in netto calo.

Oaktree piani Inter –  Il tema presidente

La strada che ha portato il fondo californiano a diventare proprietario dell’Inter passa “semplicemente” dal finanziamento concesso tre anni fa e non ripagato in questi giorni da Zhang. Nel 2021 la situazione per i nerazzurri era diversa, tanto che lo stesso fondo nel comunicato ufficiale sottolinea come fossero state fornite alla proprietà “le risorse necessarie per stabilizzare la situazione finanziaria del Club e continuare così ad operare, garantendo anche il pagamento di giocatori e dipendenti”. Senza i nostri soldi, è la posizione in breve, l’Inter non avrebbe potuto continuare a giocare in Serie A. Attraverso l’investimento del 2021 e il lavoro della particolarmente apprezzata dirigenza, la società in questi tre anni è riuscita ad avviare un percorso verso la stabilità (che non è ancora concluso, soprattutto dal punto di vista dell’indebitamento) mantenendo la competitività da un punto di vista sportivo. Tre anni in cui Oaktree ha imparato a conoscere molto bene il club e il suo funzionamento anche nei dettagli, oltre al management che, come appreso da fonti finanziarie, viene ritenuto dal fondo un team estremamente buono e su cui ripartire. L’obiettivo è dare stabilità e costruire a partire dalla base sportiva che già c’è, per continuare nel percorso di crescita.

Un team a cui, di fatto, al momento manca di un presidente. Il CdA attuale, in cui al vertice c’è Steven Zhang, decadrà a breve con il cambio di proprietà. Per ora, però, secondo diverse fonti le tempistiche sono ancora premature per poter già indicare il nome del nuovo presidente: d’altronde, la scelta del nuovo numero uno è anche ritenuto un messaggio da mandare all’intera famiglia nerazzurra, motivo per cui la scelta è quella di essere attenti. Le idee ci sono, ma saranno valutate con calma. Da un punto di vista strategico, inoltre, l’obiettivo sarà anche quello di aumentare la connessione tra il club e i tifosi, magari passando anche attraverso il CdA dove la comunità interista in precedenza non era rappresentata, con un piano quindi per coinvolgere maggiormente la tifoseria.

Oaktree piani Inter – Mercato e stadio

Sono però diversi i temi che Oaktree dovrà approfondire nelle prossime settimane. A partire dalla questione legata ai rinnovi di contratto di alcuni dei top player nerazzurri come Lautaro Martinez e Nicolò Barella, oltre a quello del tecnico Simone Inzaghi. Se per Barella e Inzaghi sembra manchino solo le firme, più complessa resta la situazione legata al capitano argentino. Tuttavia, il cambio di proprietà, spiegano diverse fonti, non dovrebbe incidere a riguardo: le questioni infatti sono sulla scrivania di Marotta e anche dal nuovo azionista di maggioranza filtra sicurezza sul fatto che farà un grande lavoro sul tema.

Sullo sfondo c’è anche il tema stadio. Nelle scorse settimane il club nerazzurro ha infatti rinnovato con il gruppo Cabassi l’accordo per l’esclusiva per valutare la fattibilità del nuovo impianto nell’area di Rozzano, mentre si attende entro fine giugno il progetto di fattibilità da parte di WeBuild sulla ristrutturazione di San Siro. Il management dell’Inter è particolarmente attento alla situazione, che sarà anche una delle questioni che Oaktree vuole approfondire da più vicino nei suoi primi passi all’interno del mondo nerazzurro. Il tutto avendo anche una relazione più stretta con il Milan, quantomeno più stretta rispetto al recente passato in cui Gerry Cardinale e Steven Zhang hanno iniziato a parlarsi solo negli scorsi mesi.