Massimiliano Allegri e la Juventus non sono mai stati così distanti. La vittoria in Coppa Italia, la 15esima per i bianconeri e la quinta per il tecnico, è quasi passata in secondo piano dopo quello che è successo nei minuti finali, e poco prima della premiazione, della partita contro la Lazio all’Olimpico di Roma.
Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la sceneggiata di Allegri a bordocampo, la discussione con il direttore di Tuttosport Guido Vaciago e lo screzio con il Cristiano Giuntoli hanno sancito la fine dell’avventura del tecnico livornese alla Juventus. Ma se un addio sembrava ormai scontato nelle ultime settimane, dalla giornata di ieri le indiscrezioni parlano di una scelta del club che avrebbe del clamoroso: esonero immediato di Allegri in seguito a un licenziamento per giusta causa.
L’esonero potrebbe arrivare prima della partita contro il Bologna, con Paolo Montero (attuale tecnico della Primavera) incaricato poi di guidare la squadra per le ultime due gare, di cui la prima proprio affrontando il prossimo allenatore bianconero Thiago Motta. L’ex centrocampista italo-brasiliano e la dirigenza juventina hanno un accordo per due anni, con opzione per il terzo, a 3,5 milioni di euro netti a stagione. Cifre ben inferiori rispetto a quelle garantite ad Allegri fino al 30 giugno 2025. Ma proprio su quest’ultimo punto, il licenziamento per giusta causa darebbe un aiuto ai conti del club.
Le valutazioni del caso sono ancora in corso, con i legali bianconeri al lavoro per valutarne la fattibilità e, soprattutto, tutte le conseguenza che una tale procedura comporterebbe. In particolare gli avvocati stanno analizzando se Allegri abbia violato il codice di comportamento che hanno i dipendenti della Juve. Intanto, il tecnico guiderà l’allenamento odierna alla Continassa, ma in un clima che certamente non sarà dei migliori, ed è proprio questo che il club, con il bene placito di John Elkann, vuole evitare per questo finale di stagione.
L’esonero anticipato, se fosse per giusta causa, come detto porterebbe a un risparmio per il club per quanto riguarda il compenso da riconoscere ad Allegri. Si parla di 7 milioni di euro netti, garantiti dal contratto fino al 2025, con bonus quantificabili per 2 milioni. Considerando lo stipendio lordo, arriviamo a circa 13 milioni di euro. Non si esclude, per evitare un percorso comune abbastanza impervio, un tentativo di accordo tra le parti con Allegri che sarebbe libero fin da subito con una buonuscita e permetterebbe alla Juve di avere comunque un risparmio economico.