Quanto guadagna Maresca, l'arbitro della finale di Coppa Italia

Ecco quanto incasserà il direttore di gara (e quanto gli altri ufficiali) per condurre la finale della competizione tra Atalanta e Juventus.

Quanto guadagna Maresca
(Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images)

Quanto guadagna Maresca? Il fischietto nato a Napoli è stato designato dall’AIA per dirigere la finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus, in programma mercoledì 15 maggio 2024, con calcio d’inizio fissato alle ore 21 allo Stadio Olimpico di Roma.

Arbitro effettivo dal 10 aprile del 1997, esordisce nel maggio dello stesso anno in una gara della categoria Esordienti nella sua città. Approda a livello nazionale nella ricostituita Commissione CAI nella stagione sportiva 2005-2006. Dopo un anno di permanenza, durante il quale colleziona due presenze in Serie D, viene promosso definitivamente alla CAN D.

Quattro anni più tardi, nel luglio 2010, approda in Lega Pro, categoria nella quale dirigerà per tre campionati esordendo in Seconda Divisione il 29 agosto 2010 nella gara Matera-Latina e in Prima Divisione il 21 novembre 2010, Cosenza-Siracusa. Arbitra per due anni consecutivi una semifinale al Torneo di Viareggio, nel 2012 Juventus-Parma e nel 2013 Milan-Parma, la semifinale scudetto Primavera 2012 tra Roma-Lazio e la finale della Supercoppa Primavera 2012 tra Inter-Roma.

Durante la stagione sportiva 2012-2013, la sua ultima a disposizione della CAN PRO, viene designato dal Commissario Stefano Farina il 21 settembre 2012 per il derby della sua regione tra Benevento-Avellino. Dirigerà inoltre la finale di ritorno della Coppa Italia Lega Pro Latina-Viareggio, la finale di andata play-off per l’accesso in serie B, tra Carpi-Lecce e la finale di ritorno playoff per la promozione in Prima Divisione tra Venezia-Monza.

Promosso nell’estate 2013 in Serie B, esordisce il 31 agosto 2013, nel match della seconda giornataVirtus Lanciano-Reggina. Al termine della stagione riesce a centrare anche l’esordio in massima serie. Il 18 maggio 2014 dirige Lazio-Bologna, gara valida per la trentottesima ed ultima giornata di Serie A 2013-2014. Con tale traguardo un arbitro della sezione AIA di Napoli torna a dirigere una gara di Serie A dopo 50 anni. Ultima apparizione infatti fu quella di Gennaro Marchese nel 1964.

È il primo arbitro ad assegnare un calcio di rigore in Serie A attraverso l’utilizzo del VAR a favore del Cagliari in Juventus-Cagliari (3-0). Il 17 dicembre 2019 viene reso pubblico il suo inserimento nella lista degli arbitri internazionali FIFA a partire dal 2020. Il 1º settembre 2020 viene inserito nell’organico della CAN A-B, nata dall’accorpamento di CAN A e CAN B: dirigerà sia in Serie A che in Serie B. Nella stagione 2020-2021 viene designato in 14 partite del massimo campionato e per 5 in cadetteria.

Il 16 gennaio 2023 viene designato per dirigere la Supercoppa italiana 2022 Milan-Inter. Al termine della stagione sportiva 2022/2023 riceve il premio “Stefano Farina”, destinato all’arbitro CAN meglio classificatosi nella graduatoria di merito. Il 3 aprile 2024 dirige la semifinale di Coppa di Croazia Hajduk–Dinamo 0–1. Il 13 maggio 2024 viene designato per dirigere la finale di Coppa Italia 2023-2024 Atalanta-Juventus.

Quanto guadagna Maresca – La squadra arbitrale della finale

Fabio Maresca nella finale di Coppa Italia sarà coadiuvato dagli assistenti Bindoni e Tegoni, mentre il quarto uomo sarà Maurizio Mariani. Al VAR presente Marini, mentre come AVAR ci sarà Di Poalo. Ma quanto guadagnerà Maresca per dirigere la finale di Coppa Italia?

Quanto guadagna Maresca – Le cifre per la finale del torneo

Gli arbitri percepiscono cifre diverse per i vari turni della competizione. Nel caso specifico, la finale frutta un gettone di 4mila euro al direttore di gara. Per gli assistenti sono previsti 1.400 euro, mentre per il quarto uomo un compenso di 500 euro. Infine, VAR e AVAR metteranno in tasca rispettivamente 1.700 e 800 euro.

Quanto guadagna Maresca – Il compenso fisso per direttori di gara e assistenti

Non solo il gettone presenza. Gli arbitri, infatti, a seconda dell’esperienza accumulata, dispongono anche di un ingresso fisso, che corrisponde ai diritti d’immagine. In particolare, un arbitro internazionale guadagna 90.000 euro annui, coloro che hanno diretto oltre 50 partite arrivano a 60.000, da 0 a 50 gare 30.000 euro. Per gli assistenti, il fisso varia invece dai 7.000 euro per i neopromossi ai 27.000 euro per gli internazionali.