Quest’oggi è in programma il Consiglio FIGC. Un appuntamento non banale viste le ultime controversie che hanno spaccato in due il mondo del calcio, dalle riforme prima, all’intenzione del governo di introdurre un’authority indipendente poi.
Quest’ultimo punto, però, è al momento congelato visto che un documento definitivo, redatto dal ministro per lo Sport Andrea Abodi, non dovrebbe arrivare alla FIGC per l’inizio del Consiglio delle 13.00. Di sicuro c’è che il testo non è stato ricevuto dal Consiglio di Lega, riunitosi ieri per confermare la propria totale contrarietà all’authority che nelle intenzioni del ministro dovrebbe sostituire un altro organo di controllo, la Covisoc.
L’appuntamento di oggi servirà al presidente federale Gabriele Gravina per aggiornare i consiglieri sull’incontro avuto giovedì con il ministro Abodi, presenti anche tutte le altre componenti federali e i vertici del basket. Poi si procederà al caso dell’ultima ora, lo scontro diretto fra FIGC e AIA (Associazione Italiana Arbitri) con il voto sui nuovi principi informatori e in particolare sulla base elettorale che si allargherà a tutti gli oltre 30mila fischietti.
Si voterà anche la richiesta della Serie A sulla possibilità di tesserare il secondo giocatore extracomunitario senza l’obbligo di sostituzione con uno già presente: una modalità che non andrebbe comunque ad alterare le quote assegnate, ma che renderebbe più libere le società sul mercato dei trasferimenti.