Riforma Abodi, nel governo c’è chi si smarca: il decreto può slittare a settembre

A far vacillare il documento voluto dal ministro è il carattere di urgenza che sembra non essere giustificato. Punto sottolineato anche da alcuni membri del governo Meloni.

Riforma Abodi slittamento
Andrea Abodi (Foto: Giovanni Pasquino / Deepbluemedia / Insidefoto)

Il ministro per lo Sport Andrea Abodi vuole accelerare sulla riforma dello sport professionistico italiano, che include basket e calcio, ma potrebbe trovare sul suo percorso alcuni ostacoli che potrebbero far rallentare l’iter. Come riporta l’edizione odierna de La Repubblica, dopo aver incontrato le opposizioni compatte delle componenti federali, sia del mondo del basket che del calcio, Abodi potrebbe trovare qualche esponente del suo stesso governo desideroso di rinviare il discorso ai prossimi mesi.

Infatti, c’è chi dal testo prende le distanze e anche chi ha fatto sapere ai club professionistici che non sosterrà quella riforma a ogni costo. In particolare viene riconosciuta l’eccessiva fretta del ministro, che ha designato per la sua riforma il carattere di urgenza, che appunto sembra eccessivo e non giustificato dagli eventi.

Ma Abodi prova a tirare dritto, anche per rafforzare la sua posizione all’interno del governo che non sembra affatto la più solida fra i ministri di Meloni. Si passa dal tavolo di confronto, convocato per giovedì pomeriggio, con le componenti federali di basket e calcio e che vedrà la presenza anche del presidente del CONI Giovanni Malagò. Il ministro ha parlato di bozza di riforma, non di un documento pronto per essere affrontato dal consiglio dei ministri, anche se nelle sue intenzioni questo passaggio non è così temporalmente lontano. Ma il mondo del basket e soprattutto del calcio hanno già pronte le loro obiezioni, a cui Abodi dovrà per forza rispondere e provare ad abbattere aggiornando quella bozza, anche se ha già comunicato che le fondamenta non possono essere toccate. Ma il tutto potrebbe naufragare proprio sulla questione dell’urgenza.

Infatti, un qualsiasi decreto che si vuole far passare nel più breve tempo possibile ha bisogno di una solida motivazione di urgenza, cosa che mancherebbe alla riforma voluta da Abodi. Proprio per questo, nelle ultime ore sembra farsi strada la possibilità che il tutto slitterà almeno a settembre, lasciando così alla Covisoc, uno dei punti più dibattuti, la responsabilità delle analisi dei club richiedenti la licenza FIGC per l’iscrizione ai vari campionati.

Una ipotesi, quella dello slittamento della riforma a dopo l’estate, che potrebbe diventare nelle prossime ore un compromesso apprezzabile per entrambi gli schieramenti. Da una parte Abodi potrebbe comunque tenere il punto sulla necessità di cambiare il mondo dello sport professionistico italiano, dall’altra i club calcistici e cestistici potrebbero considerare questa una piccola vittoria in chiave autonomia dello sport.