Panzironi, presidente Covisoc: «Tutto è perfettibile: ma c’è il rischio cortocircuito»

L’ente ha già iniziato il proprio lavoro in vista della stagione 2024/25 e la prossima scadenza perentoria è fissata per il 31 maggio.

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Andrea Abodi e Gabriele Gravina (Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

Al riforma del ministro per lo Sport Andrea Abodi mette al centro la questione Covisoc, l’ente indipendente ma sotto l’egida della FIGC, che dovrebbe venire sostituito da un altro organo con gli stessi compiti ma completamente distaccato dal mondo del calcio che andrà controllare.

Attualmente la Covisoc è presieduta da Germana Panzironi che sottolinea come «i nostri pareri sono basati su atti oggettivi e pubblici. La riforma? Non mi esprimo su un’iniziativa di un governo legittimamente votato. Ma noi facciamo un controllo documentale e formale su regolamenti approvati dal CONI, che è un ente pubblico e diamo pareri su cui decide la FIGC», ha spiegato all’edizione odierna de La Repubblica.

«Tutto è perfettibile – ha continuato Panzironi –, io sono alla Covisoc da quattro mesi e per quello che mi risulta non ci sono problemi o criticità. Essendo solo una commissione tecnica nell’ordinamento sportivo, la Covisoc non ha poteri ispettivi e funzioni pubblicistiche. In questo assetto, c’è certamente qualcosa che è possibile oliare».

La Covisoc ha come compito principale quello di rilasciare il via libera per far ricevere ai club dalla FIGC la licenza obbligatoria al fine di iscriversi ai rispettivi campionati. Lavoro che è già iniziato in vista della stagione 2024/25. «Le scadenze sono stabilite da regolamento e perentorie. La prossima è il 31 maggio. Se da qui a quella data nascesse una nuova agenzia pubblica? Noi applicheremo le norme, ma le licenze nazionali hanno tempi stringenti. Se dovessero essere allungati per motivi di duplicazione di funzioni rischieremmo il cortocircuito», ha concluso la presidente della Covisoc, Panzironi.