Theo Hernandez al guinzaglio: la FIGC aprirà un'inchiesta su Dumfries

Il laterale olandese protagonista della festa Scudetto con uno striscione contro il giocatore del Milan, con cui ci sono state storie tese. Sarà multato.

FIGC inchiesta Dumfries
(Foto: PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)

Alla fine, è accaduto anche durante la festa Scudetto dell’Inter. Uno striscione galeotto è finito nelle mani sbagliate, quelle di Denzel Dumfries, che ha sollevato un fotomontaggio al cielo di Milano. Nell’estasi della parata per il titolo e per la seconda stella, alcuni tifosi lo hanno passato a Marko Arnautovic e da lì è arrivato all’esterno olandese.

Nell’immagine si vede lo stesso Denzel tenere al guinzaglio un cagnolino con la faccia di Theo Hernandez. Il riferimento è alle storie tese tra i due laterali che litigano ogni volta in cui si incrociano sulla fascia: nell’ultimo derby si sono rimessi le mani addosso come da tradizione e si sono beccati un doppio rosso. Per questo, ieri contro il Torino il laterale olandese non era in campo causa squalifica.

Sul bus, però, è stato protagonista, aizzando la folla mentre alzava lo striscione, ma senza fare felici i suoi dirigenti, che avrebbero voluto una festa senza alcuna provocazione. Tra l’altro, i giocatori erano stati ammoniti nei giorni scorsi da Steven Zhang in persona («festeggiamo secondo i valori del club») e il concetto era stato ripetuto poco prima di salire sul bus.

Già ieri sera la Procura federale – scrive La Gazzetta dello Sport – ha iniziato ad acquisire video di quanto successo ed è inevitabile che apra un fascicolo, così come accaduto in circostanze analoghe nel recente passato: nel 2022 proprio Theo, assieme ai compagni Krunic, Maignan e Tonali, venne punito con multe tra i 4 e i 5mila euro (12 mila al Milan) proprio per quel discusso striscione esposto ai cugini interisti durante la festa del Diavolo scudettato.

Pochi giorni dopo, il romanista Zaniolo lanciò cori offensivi verso la Lazio durante la festa per la vittoria della Conference e pagò un’ammenda da 4mila euro (e altri 4mila per la Roma). E’ stata invece di 5mila euro la cifra versata da Gianluca Mancini per aver sventolato la bandiera col topo laziale dopo l’ultimo derby. A Dumfries dovrebbe essere contestato l’art. 4 del Codice di giustizia sportiva che obbliga i tesserati a “lealtà, correttezza e probità”.