Camera, via libera alla proposta di legge sull'azionariato popolare

L’Aula della Camera ha approvato la proposta di legge che prevede di promuovere, sostenere e favorire la partecipazione dei tifosi al capitale sociale delle società sportive.

Azionariato popolare legge Camera
Carlo Cottarelli (Foto Samantha Zucchi Insidefoto)

L’Aula della Camera ha approvato quasi all’unanimità, con 214 voti a favore, 8 astenuti e nessun contrario, la proposta di legge che prevede di promuovere, sostenere e favorire la partecipazione dei tifosi al capitale sociale delle società sportive professionistiche e dilettantistiche. Ora la proposta passerà all’esame del Senato.

Il testo prevede che una specifica modalità di gestione delle società sportiva sia rappresentata dall’azionariato popolare, che prevede l’ingresso dei tifosi nell’organigramma, in qualità di soci-investitori della società stessa.

La partecipazione è prevista tramite gli enti di partecipazione popolare sportiva e punta a promuovere nello sport «coesione e aggregazione sociale», considerati «fattore di crescita individuale e collettiva e occasione per la formazione e diffusione di una cultura sportiva autentica e rispettosa dei princìpi di legalità». La proposta di legge, una volta ottenuto anche l’ok del Senato, entrerà in vigore a decorrere dall’anno successivo a quello in corso alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Previsto anche un regolamento per la definizione dei requisiti degli enti di partecipazione popolare sportiva che imponga agli stessi di dotarsi di una «struttura organizzativa interna inclusiva, partecipativa, democratica e trasparente». La proposta è stata presentata il 30 gennaio 2023, l’esame in commissione è iniziato a maggio dello stesso anno e si è concluso a marzo del 2024, quando poi è iniziato l’iter in assemblea.

Tra i recenti tentativi di dare il via a un progetto di azionariato popolare c’è stato quello di Interspac, il piano per l’Inter lanciato ormai alcuni anni fa dall’economista Carlo Cottarelli e tornato al centro delle discussioni a più riprese, l’ultima volta alla fine dello scorso anno. Tuttavia, finora, non è mai arrivata nessuna apertura da parte della proprietà e il progetto è rimasto in cantina.