Gravina replica a Casini: «Mi ha sorpreso che parli di derive autoritarie per la FIGC»

Il presidente della FIGC replica alle parole del numero uno della Lega Serie A: «Parlare di derive autoritarie mi ha colpito, quando si fa parte dell’associazionismo servono altre sfumature».

Gravina EURO 2032 dossier
(Foto: Antonio Masiello/Getty Images)

“L’argomento è particolarmente serio, mi ha sorpreso questo intervento. Parlare di derive autoritarie mi ha colpito, quando si fa parte dell’associazionismo servono altre sfumature”. Lo ha detto il presidente della FIGC Gabriele Gravina, intervenendo all’evento Il Foglio a San Siro per rispondere al numero uno della Lega Serie A Lorenzo Casini, che aveva parlato di “rischio di derive autoritarie” per il troppo potere nelle mani del presidente FIGC.

“È particolare – ha aggiunto Gravina – che fino a qualche mese fa la federazione era considerata immobile, adesso ha approvato delle riforme all’unanimità ed è diventata autoritaria. Se si confonde l’attività con l’autoritarismo si fa confusione. Abbiamo una serie di norme, compresa la legge Melandri e la legge 91 del 1981: non confondiamo l’applicazione di principi democratici con la necessità di superare un muro”.


“Lega Serie A? Credo ci sia una strategia evidente, se si parla di autonomia bisogna ragionare su come sia possibile in un Paese come l’Italia dove esponenti della Serie A fanno parte del Consiglio Federale, del Senato, della commissione cultura, del consiglio esecutivo della FIGC. Certo, se nell’ambito di alcune verifiche si manca di rispetto parlando di scarsa imparzialità degli arbitri, che sono un’eccellenza italiano… Io voglio fare i complimenti al nostro assetto tecnico, criticare gli arbitri non è mancare di rispetto alla federcalcio ma a una serie di grandi professionisti. Nel mondo dello sport il rispetto è fondamentale”.

“Tema di litigiosità? Anzitutto la litigiosità federazione-lega sarei attento a gestirla, io con moltissimi presidenti di Lega ho un ottimo rapporto. Se portiamo sul piano personale alcune forme di rancore di soggetti che pensano di continuare a gestire il mondo del calcio ci posso fare poco: ho un pessimo carattere, non sono disponibile a fare passi indietro su alcuni temi. Credo che la federazione italiana sia tra le più importanti a livello mondiale, siamo gli unici al mondo ad aver la divisione paralitica sperimentale”.

“Il 2024 è stato molto bello, sono stati due giorni meravigliosi, compreso l’incontro con Sinner. Quando lo sport decide di dialogare è imbattibile. Sinner ha dimostrato grandi qualità umane e tecniche, ha trasferito molto ai calciatori. La maglia azzurra è uno degli elementi di grande aggregazione dello sport italiano all’estero”.

“Cosa aspettarsi all’Europeo? Abbiamo l’obiettivo di riconsegnare ai tifosi italiani l’entusiasmo che avevamo donato nella vittoria del 2021, purtroppo abbiamo ferito in maniera forte e decisa con la mancata qualificazione ai mondiali di Qatar 2022. Oggi abbiamo il dovere di restituirlo agli italiani”, ha concluso.