Lo stipendio di Scaroni da presidente Enel: le cifre del 2023

Il numero uno del Milan è stato nominato nei mesi scorsi presidente dell’Enel: ecco quanto ha guadagnato nel 2023 per la nuova carica.

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Paolo Scaroni (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Consiglio di Amministrazione di Enel nei giorni scorsi ha approvato i conti del bilancio 2023, che sarà sottoposto all’Assemblea degli azionisti in programma il prossimo 23 maggio a Roma. Tra i temi all’ordine del giorno ci sarà anche la remunerazione del CdA e del top management, di cui fa parte anche Paolo Scaroni, nominato presidente della società nel maggio 2023.

Per Scaroni, ex amministratore delegato di Eni, si tra gli altri si tratta di un ritorno quello all’Enel, seppur stavolta con la nomina a presidente dopo aver guidato, il gruppo elettrico come amministratore delegato dal 2002 al 2005. Il manager, dal 2018 presidente del Milan, è anche presidente di Giuliani S.p.A. e presidente di Sicura S.p.A, oltre ad essere nei CdA di Humanitas e di SB Italia, nonché responsabile del business internazionale di RedBird, il fondo di Gerry Cardinale proprietario del Milan. Nato a Vicenza il 28 novembre 1946 e laureato in Economia e Commercio presso l’Università L. Bocconi di Milano nel 1969, Scaroni ha conseguito anche un Master in Business and Administration alla Columbia University di New York.

Dopo un periodo di consulenza presso McKinsey&Co., nel 1983 diventa Direttore della Divisione Vetro Piano della Saint Gobain a Parigi, assumendo la responsabilità di tutte le attività della Divisione Vetro Piano del Gruppo a livello mondiale, tra le quali il ruolo di Presidente e Direttore Generale della Divisione Vetro in Francia. Nel 1985, entra in Techint con la carica di Vice Presidente e Amministratore Delegato.

Dal 1986 al 1988, ha ricoperto la carica di Vice Presidente Esecutivo della Falck, e dal 1993 al 1995, quella di Amministratore Delegato di SIV. Nel Novembre 1996, entra in Pilkington come Presidente del Settore Automotive a livello globale, diventando poi Amministratore delegato da maggio 1997 a maggio 2002. Dal maggio 2002 a maggio 2005 e Amministratore Delegato di Enel. Da maggio 2005 a maggio 2014 è Amministratore Delegato di Eni. Dal 2000 al 2014 ha ricoperto vari ruoli non esecutivi tra cui: Deputy Chairman del London Stock Exchange e Chairman di Alliance Unichem. È stato anche Membro del Consiglio di Amministrazione di Generali Assicurazioni, ABN AMRO, Bae System e Alstom. Nel 2003 è stato nominato Cavaliere del Lavoro, nel Giugno 2013 Commandeur della Legion D’Honneur e decorato dell’Ordine dell’Amicizia dall’Unione Sovietica.

Dall’aprile 2017, inoltre, entra nel consiglio d’amministrazione del Milan sotto la gestione Yonghong Li, scelto da Elliott per un ruolo di garanzia. Dopo il passaggio del club al fondo statunitense nel 2018, Scaroni diventa il presidente della società rossonera, venendo confermato anche con la cessione del Milan a RedBird nell’estate 2022. Non si tratta, tuttavia, della unica esperienza nel mondo del calcio: Scaroni infatti è stato anche presidenza del Vicenza dal 1997 al 1999, società di cui Scaroni è tra l’altro azionista.

Stipendio Scaroni, le cifre come presidente di Enel

Quanto ha guadagnato quindi Scaroni nel 2023 come presidente di Enel? La società ha svelato la Relazione sulla Remunerazione, in cui compare anche il compenso del manager vicentino. In particolare, secondo la politica per la remunerazione dei dirigenti di Enel nel 2023, approvata dalla stessa assemblea, la remunerazione spettante al presidente infatti assorbe sia l’emolumento riconosciuto come componente del CdA sia quello spettante in caso di partecipazione all’interno dei comitati.

La remunerazione spettante al presidente è costituita dalla sola componente fissa (senza quindi bonus) e per il 2023 è stata indicata in un importo pari a 500.000 euro lordi annui.

Tuttavia, essendo stato nominato il 10 maggio 2023, la quota è stata suddivisa per l’anno in corso in base ai mesi in cui Scaroni è stato in carica. La cifra definitiva quindi legata al compenso è stata pari a 321.918 euro come compenso fisso, oltre a benefici non monetari per 15.476 euro (autoveicolo, polizze assicurative e contributi per assistenza sanitaria integrativa) per un totale di 337.394 euro.