Una operazione stile Oaktree per continuare a mantenere il controllo sull’Inter. Mentre si rincorrono le indiscrezioni su interessi sauditi, sarebbe questa la strada che Steven Zhang sta cercando di percorrere per chiudere, quantomeno per ora, la situazione legata alla proprietà del club. Questa volta, però, il suo nuovo partner non sarà più il fondo californiano Oaktree, visto che, come riporta La Gazzetta Dello Sport ultimi giorni, la trattativa parallela avviata dal presidente dell’Inter con un altro fondo ha preso una svolta improvvisa, tanto che l’accordo sembra ora destinato a chiudersi prima della scadenza del 20 maggio.
Zhang stava discutendo un rinnovo del finanziamento con Oaktree per una somma che, inclusi gli interessi, era arrivata a 375 milioni di euro. Tuttavia, le condizioni poste dagli americani, come una durata più breve (massimo 12-24 mesi) e un tasso di interesse superiore al 12% dell’accordo precedente, erano molto diverse da quelle che Zhang sembra essere in procinto di ottenere dal nuovo partner, ora in pole position. Ma, in una fase di negoziazione, esiste la possibilità che giocare su più fronti sia strategico per ottenere le condizioni più favorevoli, fino a quando l’accordo non sarà firmato.
Il nuovo partner potenziale è un fondo britannico, pronto a fornire a Zhang un finanziamento di circa 400 milioni di euro per tre anni, con un tasso d’interesse simile al 12% attuale con Oaktree. Tecnicamente, Zhang restituirebbe i 375 milioni al fondo californiano per liberare le azioni del club, mentre simultaneamente otterrebbe il finanziamento dal nuovo fondo.
Questo gli garantirebbe un periodo di stabilità più lungo, permettendogli di valutare l’evoluzione della società nel tempo, soprattutto considerando i futuri introiti dal Mondiale per club e le possibili iniziative per lo stadio, come il nuovo impianto a Rozzano o il restyling di San Siro insieme al Milan.