Mentre Inter, Milan e il Comune di Milano attendono novità da WeBuild, la multinazionale che è stata incaricata di presentare uno studio di fattibilità per la ristrutturazione di San Siro entro il mese di giugno, il club rossonero registra una piccola vittoria sul fronte nuovo stadio a San Donato.
Come riporta l’edizione odierna di Libero, al Parlamento europeo è stata respinta dalla maggioranza di Liberali e Popolari, una petizione di GreenSando (associazione di cittadini nata a difesa del territorio e per la promozione di soluzioni urbanistiche sostenibili), appoggiata da alcuni europarlamentari del Partito Democratico, Patrizia Toia, Brando Benifei, Alessandra Moretti.
La petizione verteva sulla contrarietà allo sfruttamento dell’area Parco agricolo Sud Milano, «una risorsa verde preziosissima per una delle aree più inquinate d’Europa», per il progetto di un nuovo stadio del Milan ideato dallo studio Manica Architecture che prevede una impianto da 70 mila posti e anche altre funzioni, tra cui museo del club, strutture alberghiere, di intrattenimento e commerciali.
Una decisione, quella del Parlamento europeo, che difficilmente fermerà la presentazione di ulteriori mozioni contrarie al progetto di costruire uno stadio nell’area San Francesco di San Donato. Tutto ciò nonostante l’acquisto da parte di Sportlifecity (società controllata per il 90% dal Milan) dei terreni in questione e un iter burocratico già iniziato e che prevede ora la stipula di un accordo di programma fra le varie istituzioni coinvolte, che dovrebbe richiedere un tempo massimo di 18 mesi.