La nipote di Mattei scrive a Scaroni: «Non costruite lo stadio a San Donato»

Il motivo sarebbe legato al disagio che porterebbe all’Abbazia di Chiaravalle, che è nel Comune di Milano e dista circa 10 km dall’area San Francesco, di proprietà dei rossoneri.

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Paolo Scaroni (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Mentre il sindaco Francesco Squeri ha avviato liter per il referendum sullo stadio del Milan a San Donato, su iniziativa del “Comitato No Stadio”, contro la costruzione del nuovo impianto rossonero nell’area San Francesco si schiera anche Rosalba Mattei, nipote del fondatore dell’Eni, Enrico.

La discendente dell’imprenditore e deputato si è rivolta direttamente al presidente del Milan, Paolo Scaroni, ex numero uno proprio dell’Eni. Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica-Milano, Rosalba cita l’Abbazia di Chiaravalle, che si trova già nel comune di Milano e sarebbe a circa 10 km dall’eventuale nuovo stadio: «Mio zio non aveva figli e nel fine settimana andavo con lui all’abbazia di Chiaravalle. Quando venivo a San Donato (dove risiede il quartier generale dell’Eni, ndr) mi portava a messa lì e mi raccontava di San Bernardo da Chiaravalle. Penso sia una cosa da tutelare. L’abbazia è un posto dove la gente va a pregare, dove i monaci hanno un’azienda agricola».

Secondo la nipote di Mattei, lo stadio porterebbe solo disagi: «Io non sono nessuno per dire che uno stadio a San Donato non si può fare, ma mi hanno chiamata in tanti per chiedermi di intervenire». L’intervento di Rosalba avrebbe coinvolto anche l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini. Intanto, però, i rossoneri vanno avanti per la loro strada e attendono l’accordo di programma fra le varie istituzioni coinvolte, che deve arrivare entro due anni, anche se a Casa Milan sperano di velocizzare i tempi così da essere sicuri di poter giocare la prima partita nel nuovo impianto a fine 2028.