Pogba, la Juventus tratterà la risoluzione: risparmio da 30 milioni

Il club sta continuando a confrontarsi con i propri legali e con l’entourage del calciatore, che continua ad allenarsi nella palestra personale che fu di Cristiano Ronaldo.

Risparmio Juventus contratto Pogba
Paul Pogba (Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images)

Nella giornata di ieri, Paul Pogba è stata squalificato per quattro anni dal Tribunale Nazionale Antidoping per il caso che lo ha coinvolto verso la fine dello scorso anno. Il calciatore francese ha già preannunciato il ricorso al Tribunale dello Sport, ma le prossime novità potrebbero arrivare lato Juventus.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il club bianconero continua il confronto con i propri legali e anche con l’entourage del francese per trovare la soluzione migliore per tutti. Se infatti fino a questo momento, il contratto nazionale garantiva lo stipendio minimo a Pogba (circa 2mila euro netti al mese), con l’ufficialità della squalifica, ora la Juve può decidere di rescindere il contratto che la lega il francese al club fino al 2026 a 8 milioni di euro netti a stagione, più due di bonus.

Nel caso optasse per la rescissione, il club bianconero risparmierebbe all’incirca 30 milioni di euro, dati dai quasi 11 milioni lordi stagionali grazie al Decreto Crescita. Proprio quest’ultimo aspetto, però, costringe il club ad attendere almeno fino al 30 giugno prossimo, data in cui scadranno i due anni dal ritorno in Italia di Pogba e che permetteranno di non perdere i benefici del Decreto con conseguente pagamento della parte di stipendio lordo fin qui risparmiata.

Quindi, proprio per questo, dagli ambienti bianconeri vige la massima riservatezza sui tempi della rescissione contrattuale, che comunque avverrà. Infatti, è possibile che le parti aspettino il pronunciamento del Tas di Losanna che dovrebbe arrivare in estate e chiudere così la vicenda. Intanto Pogba continua ad allenarsi nella lussuosa palestra della villa che fu di Cristiano Ronaldo, come sempre fatto dalla sospensione dell’11 settembre, e porta avanti i propri affari con viaggi a Parigi, negli USA e a Dubai.