Il CEO del Milan Giorgio Furlani è stato protagonista in questi giorni di un importante viaggio d’affari in Medio Oriente, area commerciale strategica per il processo di crescita internazionale del Milan. Tre giorni di incontri di business ed istituzionali portati avanti insieme a Maikel Oettle (Chief Commercial Officer dei rossoneri).
È stata l’occasione per consolidare rapporti in essere e coltivarne di nuovi. La regione ospita quello che è a tuti gli effetti uno dei principali partner del club, Emirates (sponsor di maglia), insieme a SIRO (Official Hotel Partner) e CFI Financial (Official Online Trading Partner) con cui il club ha stretto un accordo recente.
Il viaggio d’affari ha vissuto un momento di grande esposizione, con la partecipazione di Furlani a Investopia 2024 ad Abu Dhabi, uno degli incontri più autorevoli della finanza e del business in Medio Oriente. Furlani è stato chiamato a condividere con il pubblico la sua visione sull’intersezione tra sport, finanza e investimenti, confermando il ruolo sempre più centrale del Milan nel palcoscenico internazionale e quello di RedBird in questa fase di crescita del club.
Non solo, il CEO ha parlato anche tanto di Milan, dei pilastri strategici, di stadio e delle priorità per il futuro. «Grazie alla guida della nostra proprietà, siamo strategicamente posizionati per entrare in una nuova fase di crescita, con un forte focus anche sul mercato mediorientale», ha detto Furlani facendo seguito alle parole del proprietario di RedBird Gerry Cardinale a Calcio e Finanza sull’apertura a nuovi soci.
«Siamo qui per parlare di investimenti nel calcio e uno degli investitori principali è senz’altro il nostro partner Emirates. Questo è il 15imo anno che abbiamo Emirates sulla nostra maglia e questo dimostra la solidità del nostro rapporto, sono un partner meraviglioso. L’apertura di un ufficio a Dubai è una ulteriore testimonianza del nostro impegno nella regione per ulteriori collaborazioni e crescita. Dubai e la regione circostante hanno una grande importanza per noi e prevediamo una continua espansione e opportunità di crescita con Emirates, consolidando la nostra presenza in questo mercato», ha aggiunto.
Sull’investimento in ambito sportivo, Furlani ha spiegato che «nella valutazione dell’attrattività del mercato sportivo, entrano in gioco diversi fattori. La trasformazione dell’industria da attività puramente “ricreativa” ad un vero e proprio settore economico fiorente ha notevolmente aumentato il suo appeal. Inoltre, la governance e gli investimenti istituzionali hanno ulteriormente contribuito al suo potenziale di crescita. Con l’esperienza di RedBird in questo settore, siamo ben posizionati per cogliere le opportunità emergenti».
«Considerazioni come le esigenze di liquidità e i quadri normativi hanno svolto un ruolo cruciale, specialmente alla luce delle sfide poste dalla pandemia di COVID-19. Leghe e club hanno affrontato pressioni finanziarie senza precedenti, rendendo necessari investimenti per navigare in tempi incerti. Guardando avanti, l’industria dello sport rimane un terreno fertile per partner, sponsor e inserzionisti, data la vasta partecipazione e il valore intrattenimento», ha proseguito.
Parlando di strategia aziendale, il CEO del Milan ha detto che «operiamo su tre pilastri fondamentali: il calcio – la ragione per cui esistiamo; la sostenibilità finanziaria – bisogna essere sostenibili dal punto di vista finanziario; e la responsabilità sociale – non siamo solamente un club di calcio, ma un’istituzione sociale e culturale. Essere sostenibili è cruciale per attirare capitale. Lo abbiamo visto nella nostra struttura finanziaria. L’altro aspetto riguarda la crescita dell’azienda, abbiamo qualcosa chiamato capitale intellettuale e lavoriamo insieme ad altri fornitori di capitale finanziario per sviluppare modelli di business e mettere insieme le due cose. Questo va dalle Academy al settore del retail, dall’experiential fino al settore medico».
Infine, una battuta sul futuro del Milan, con focus sul tema stadio: «Guardando avanti, il percorso futuro del Milan prevede la continuazione del nostro percorso di espansione internazionale in Medio Oriente e in America, insieme al progetto ambizioso di un nuovo stadio a San Donato . Il nostro attuale stadio, con la sua età e le sue limitazioni, non soddisfa più gli standard necessari per offrire un’esperienza ottimale ai nostri tifosi».