Il pareggio contro il Genoa nell’ultima giornata di campionato ha contribuito a rendere ancora più instabile la posizione di Walter Mazzarri alla guida del Napoli. L’allenatore toscano sarebbe a un passo dall’esonero, tanto che si parla di un clamoroso avvicendamento già in vista della partita di Champions League contro il Barcellona.
Chi è Francesco Calzona? La carriera dell’attuale Ct della Slovacchia
Quello di Calzona è un nome ai più sconosciuto, anche se l’allenatore è già stato legato al Napoli nel recente passato. Ma chi è Francesco Calzona? Anni 55, calabrese, nativo di Vibo Valentia, Calzona ha trascorso la sua vita da girovago sia da calciatore (ha giocato come centrocampista) sia da allenatore, arrivando a essere il Ct della Slovacchia, incarico che ricopre attualmente.
Il suo ritorno a Napoli avverrebbe nelle vesti di primo allenatore, dopo la doppia esperienza prima con Maurizio Sarri e poi con Luciano Spalletti. Una vita da vice prima di mettersi in proprio raccogliendo enormi soddisfazioni. Come la qualificazione agli Europei di Germania con la Slovacchia di Lobotka e con l’ex capitano azzurro Marek Hamsik collaboratore tecnico.
Chi è Francesco Calzona? La conoscenza dell’ambiente Napoli
Calzona conosce molto bene la piazza di Napoli e molti dei calciatori della rosa. Li ha visti crescere aiutandoli nel proprio processo di sviluppo. Era uno dei tattici dello staff tecnico, allenava la fase difensiva, cura maniacale dei dettagli e grande sintonia coi calciatori. Un uomo prezioso all’ombra dei protagonisti.
Calzona ha seguito Maurizio Sarri sin dagli inizi della sua carriera, dal Verona, stagione 2007/08, continuando fino all’esperienza di Napoli. Tre anni d’oro dal 2015 al 2018 con lo Scudetto sfiorato e poi perso “in hotel” a Firenze.
Francesco Calzona ha poi proseguito la propria carriera da vice prima con Eusebio Di Francesco al Cagliari e poi con Luciano Spalletti nel primo anno di Napoli. Arriva quindi la chiamata della Slovacchia su indicazione di Hamsik. Calzona compie un capolavoro conquistando la storica qualificazione agli Europei. Ora un’altra avventura da vivere in parallelo, aspettando Germania 2024.