Il piano B su San Siro: un bando per cedere stadio e aree circostanti

Diversi i gruppi immobiliari che potrebbero essere interessati a rilevare il Meazza e l’area circostante in caso di addio definitivo di Inter e Milan.

San Siro
San Siro (Foto: Insidefoto.com)

Come testimoniano le parole del sindaco di Milano Giuseppe Sala, la cessione di San Siro è un’opzione sempre più viva, anche se il primo cittadino del capoluogo lombardo non ha perso la speranza di trattenere almeno una fra Inter e Milan con la possibilità di prevedere, oltre alla ristrutturazione dell’impianto, anche dei lavori per le aree circostanti.

Come riporta l’edizione milanese de La Repubblica, la valutazione fatta da Sala per San Siro è di 100 milioni di euro, con i due club che potrebbero godere della cessione del diritto di superficie per 90 anni, il massimo consentito per legge, a poco più di un milione all’anno. Oltre all’aspetto economico, nelle idee del sindaco potrebbero entrare diverse aree nell’opera di ristrutturazione: dallo stadio in sé, al Parco dei Capitani, fino al parcheggio già esistente. Per intenderci, la zona su cui Inter e Milan, con il loro progetto di un nuovo San Siro da far sorgere accanto a quello attuale, avrebbero voluto costruire l’impianto con annesso un grande centro commerciale.

Una possibilità che lascia abbastanza freddi i due club, con il Milan che sta puntando con decisione verso San Donato e l’Inter che potrebbe accelerare nei prossimi mesi, vista la scadenza per aprile dell’opzione sull’acquisto dell’area Cabassi. Per questo motivo Palazzo Marino sta pensando a un bando per mettere in vendita non solo lo stadio, ma anche l’area comunale dove attualmente ci sono il parcheggio dell’impianto e il Parco dei Capitani. «Noi potremmo arricchire l’offerta, oltre che con lo stadio, con l’area limitrofa, che ha diritti volumetrici allegati, che sono quelli previsti dal Piano di governo del territorio (l’indice minimo di 0,35, ndr), nulla di più. Questa potrebbe essere una soluzione», ha detto il sindaco.

La maxi-area di San Siro potrebbe far gola a più di un gruppo immobiliare. Ma chi potrebbe farsi avanti concretamente? Il primo nome – spiega Il Giorno – è quello di Hines, una delle maggiori società immobiliari al mondo, che attualmente sta già lavorando sul progetto Extm, cioè “Ex Trotto Milano“, l’area di 130mila metri quadrati, proprio di fianco al Meazza, dove una volta c’era l’ippodromo di San Siro ed entro quest’anno partiranno i lavori per realizzare 700 alloggi in affitto convenzionato.

Poco meno di metà dell’area, 50mila mq, è destinata a parco con 700 nuovi alberi (l’area verde è progettata dallo studio Land) mentre 12mila mq saranno occupati da servizi aperti alla città. Tornano all’area comunale con stadio e zona limitrofa, oltre ad Hines potrebbe scendere in campo Coima Sgr di Manfredi Catella, gruppo immobiliare che negli ultimi anni è stato il protagonista della rigenerazione urbana di più di un quartiere della città, da Porta Nuova nelle ex Varesine al futuro Villaggio olimpico nell’ex Scalo Romana.

Ma per il Meazza resta sullo sfondo anche un’altra opzione: Asm Global aveva incontrato Sala dicendosi disponibile a progettare il riutilizzo dello stadio per concerti e altri tipi di eventi, magari prevedendone la copertura totale. Progetto complicato da realizzare, ma da non scartare a priori.