Nella giornata di ieri si è registrato un scatto in avanti importante per quanto riguarda le espulsioni a tempo, che saranno comminate dagli arbitri con un cartellino blu. Il calciatore dovrà stare fuori dal campo per 10 minuti e una volta rientrato, se l’allenatore non lo sostituirà dopo la sospensione temporanea, dovrà prestare la massima attenzione a non prendere nessun altro provvedimento disciplinare che poterebbe all’espulsione.
Il provvedimento, sponsorizzato da Pierluigi Collina (presidente della Commissione Arbitrale della FIFA), dovrebbe essere introdotto ufficialmente dal 2 marzo, quando si svolgerà la riunione generale annuale dell’IFAB a Glasgow, l’organo indipendente chiamato a valutare e nel caso introdurre nuove regole nel gioco del calcio. Da lì inizierà una fase di sperimentazione per il calcio professionistico. Dall’Inghilterra vorrebbero che sia la FA Cup la competizione deputata per questa fase, ma dalla FIFA è arrivata una netta frenata.
Come si legge dall’account X ufficiale del massimo organo del calcio mondiale, la sperimentazione per l’espulsione temporanea è prevista in una competizione meno prestigiosa rispetto alla coppa nazionale principale del Regno Unito. «La FIFA desidera chiarire che le notizie sul cosiddetto “cartellino blu” ai livelli d’élite del calcio sono errate e premature – si legge -. Qualsiasi sperimentazione di questo tipo, se implementata, dovrebbe limitarsi a testare in modo responsabile e a livelli più bassi, una posizione che la FIFA intende ribadire quando questo punto all’ordine del giorno sarà discusso all’AGM dell’IFAB il 2 marzo».
Non una bocciatura quindi per la nuova regola pensata per punire proteste eccessive e falli tattici importanti, ma la volontà della FIFA di non accelerare su un fronte sconosciuto per il calcio professionistico mondiale. Si teme infatti che sia un salto troppo grande passare dal calcio giovanile o amatoriale (in Italia, l’espulsione temporanea è presente nel mondo del CSI), a una competizione prestigiosa come la FA Cup. In attesa della decisione del 2 marzo da parte dell’IFAB, che valuterà nuove norme fra falli di mano in area e proteste riservate esclusivamente ai capitani, la FIFA vuole far terminare sul nascere ogni indiscrezioni che non corrisponde al vero.