Effetto Superlega, l’Antitrust tedesco può rivoluzionare la Bundesliga

La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea di dicembre sarà utilizzata per valutare la legittimità della regola del 50+1 nel calcio tedesco.

Rivoluzione Bundesliga Superlega
(Foto: Stuart Franklin/Getty Images)

Nuovo capitolo sulla valutazione della norma del 50%+1 per le proprietà calcistiche in Germania. La regola – fulcro del calcio professionistico tedesco – afferma che gli investitori privati non possono possedere più del 49% delle quote di un club, impendendo così a singoli grandi investitori di avere il pieno potere esclusivo sulle decisioni della società.

Nel 2021, la Bundesliga aveva chiesto un parere consultivo all’Antitrust, per stabilire se la norma violasse o meno le leggi della libera concorrenza. «La politica del 50+1 perseguita dal mondo dello sport non interferisce con le leggi sulla libera concorrenza», aveva dichiarato all’epoca Andreas Mundt, presidente dell’Antitrust tedesca.

Tuttavia, la recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea sul caso UEFA-Superlega porta con sé nuovi elementi da considerare. Lo ha spiegato la stessa Antitrust tedesca in una nota in cui specifica che «nella sua valutazione sotto il profilo del diritto della concorrenza delle proposte di modifica dello Statuto della Lega presentate dalla DFL, il Bundeskartellamt (l’Antitrust, ndr) deve ora prendere in considerazione anche la più recente giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea».

«La Corte ha emesso tre sentenze il 21 dicembre 2023 chiarendo il rapporto tra le regole delle associazioni sportive e il diritto della concorrenza», si legge ancora. Andreas Mundt, presidente del Bundeskartellamt, ha così dichiarato: «Esamineremo queste sentenze e discuteremo quale effetto possano avere sulla nostra valutazione e sui prossimi passi nella procedura sulla norma del 50+1».