La Premier League tesoro d'Inghilterra: vale 9 miliardi per l'economia

I tesserati del massimo campionato inglese hanno versato alle casse reali poco meno di 2 miliardi di euro, su un totale di quasi 5 miliardi.

Premier League impatto economia
(Foto: Clive Brunskill/Getty Images)

Mentre in Italia si discute se sia il caso di lasciare più libertà e di riconoscere un peso superiore alla Serie A sul fronte della governance per via dell’indotto economico che genera ogni anno, dal Regno Unito emergono i dati di uno studio di Ernst & Young che evidenzia proprio come l’economia nazionale tragga molti benefici dall’operato della Premier League inglese.

L’analisi sottolinea come la Premier, grazie ai suoi 20 club, contribuisca con 8 miliardi di sterline (oltre 9,3 miliardi di euro al cambio attuale) all’economia del Regno Unito. Dati che si riferiscono alla stagione 2021/22 e che evidenziano una crescita di 468,25 milioni rispetto all’annata 2019/20. Nello specifico, il valore di 8 miliardi di sterline si riferisce al Gross value added (GVA), una misura in economia del valore delle merci e dei servizi prodotti in un’area, nell’industria o nel settore dell’economia.

Premier League impatto economia – I contributi fiscali dei tesserati

Il massimo campionato britannico ha generato un contributo fiscale diretto di 4,92 miliardi di euro, di cui 1,99 miliardi sono stati versati dai tesserati. Inoltre, sono stati garantiti più di 90.000 posti di lavoro in tutto il Paese, dimostrando come il sempre maggior appeal del torneo abbia generato benefici diffusi per l’economia e la società. Lo studio evidenzia come 5,85 miliardi siano stati ridistribuiti al di fuori della capitale Londra, mentre il nord-ovest ha beneficiato di 33.000 posti di lavoro per un impatto economico di 3,86 miliardi, trainato appunto dalla Premier League.

«Nonostante le sfide della pandemia, la Premier League mantiene un impatto sostanziale sull’economia e l’annuncio degli ultimi nuovi accordi di trasmissione nazionale da record per il ciclo 2025-2029 segnala che è probabile che il suo contributo economico continui a crescere – ha commentato l’economista di EY UK, Peter Arnold -. Il suo duraturo fascino globale e il coinvolgimento attivo dei club nelle loro comunità locali non solo contribuiscono in modo significativo all’economia nazionale, ma innescano anche benefici sociali più ampi in tutto il Paese».

Questi risultati vengono garantiti anche dal fascino e dal successo che la Premier League riscontra al di fuori dei confini nazionali. Nell’ultimo rapporto annuale, riferito alla stagione 2022/23, viene mostrato come il massimo campionato britannico abbia raccolto un pubblico televisivo globale di oltre 1,5 miliardi di persone. E per la prima volta in assoluto è stato seguito negli stadi da una media superiore ai 40.000 spettatori con un record di riempimento degli impianti del 98,7%.

Tutto questo successo permette alla Premier League di continuare a finanziare progetti legati al sociale, come quello di supportare 164 club per la realizzazione di particolari attività su base locale. Dal 2000 sono state fornite più di 5.650 sovvenzioni a 1.083 club delle leghe inferiori per migliorare stadi e strutture in 114 leghe.

I risultati del nuovo studio sono stati accolti favorevolmente dal Cancelliere britannico Jeremy Hunt, che ha dichiarato: «La Premier League guadagna miliardi per la nostra economia, sostiene migliaia di posti di lavoro, investe molto e aiuta lo sport britannico a distinguersi nel mondo. Continueremo inoltre a investire nella piramide calcistica in tutto il Paese. Inoltre ha recentemente dato il via a un investimento di 109 milioni di euro nel calcio di base come parte di un investimento governativo di 470 milioni di negli sport di base».

Premier League impatto economia – Il caso Brighton

Un esempio analizzato dallo studio EY è il Brighton, che vede come allenatore l’italiano Roberto De Zerbi. I Seagulls hanno avuto un impatto importantissimo sulla propria comunità locale durante la stagione 2022/23, che tra l’altro ha consegnato la prima qualificazione della propria storia in una competizione europea: l’Europa League, che li vede ora qualificati per gli ottavi di finale.

Il rapporto stima che il contributo economico che il Brighton ha portato al proprio territorio sia quasi quadruplicato rispetto al 2019. Inoltre, si prevede un ulteriore aumento nella stagione 2023/24 proprio per la disputa della prima competizione europea della propria storia. Infine, il brand Brighton viene valutato poco meno di 260 milioni di euro. La scorsa stagione ha portato allo stadio della città, l’American Express Stadium, 600.000 persone, fra cui 54.000 provenienti dall’estero.