Banca Ifis, utile record a 160 milioni nel 2023: sale il dividendo

«In questi due anni di piano industriale il nostro istituto ha prodotto 300 milioni di euro di utili, distribuendone ai propri soci circa 185 milioni», ha spiegato Ernesto Furstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis.

Semestrale Banca Ifis
(Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images)

Banca Ifis ha chiuso il 2023 con un utile netto di 160,1 milioni di euro, in rialzo del 13,5% rispetto all’anno precedente e superiore del 16,8% rispetto all’obiettivo di 137 milioni previsto per il 2023 nel Piano Industriale del gruppo. Inoltre, come si legge in una nota, “l’andamento favorevole dei ricavi, in crescita del 3,5% rispetto al 2022, è sostenuto dal positivo andamento del business commerciale e dalla positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse”.

Salgono a 397 milioni i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 3,6% rispetto al 2022 a 397 milioni, nonostante le tensioni inflattive. Il rapporto Cet1 si è attestato al 14,87% (da 15,01% a fine 2022), sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari al 9%.
Il Total Capital Ratio consolidato è stato pari al 17,44% (da 18,82%), calcolati includendo l’utile del 2023 al netto del dividendo. La societàha inoltre confermato il target di utile netto per il 2024 di circa 160 milioni, in linea con le previsioni contenute nel Piano Industriale 2022-24. Il totale della raccolta al 31 dicembre è pari a 11,8 miliardi (+6,2%) ed è rappresentato per il 49,2% da debiti verso la clientela (45,8% al 31 dicembre 2022), per il 23% da debiti verso banche (da 30,7%) e per il 27,8% da titoli in circolazione (da 23,4%).

Infine, Banca Ifis pagherà un dividendo totale di 110 milioni a valere sul 2023 (2,1 euro per azione), superiore del 60% agli obiettivi del Piano industriale, di cui 63 milioni (1,2 euro per azione) distribuiti il 22 novembre scorso e 47 milioni (0,90 euro per azione) che saranno distribuiti il 23 maggio.

Il margine di intermediazione, in crescita del 3,5% a 704,6 milioni di euro rispetto ai 680,5 milioni del 2022, beneficia della positiva correlazione del settore Commercial Corporate Banking (+8,2% rispetto al 2022) al rialzo dei tassi di interesse. Il costo del credito è di 52,4 milioni, in riduzione di oltre il 32% rispetto al 2022, e include 14 milioni di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici. La posizione di liquidità al 31 dicembre è pari a circa 1,4 miliardi di riserve e attivi liberi finanziabili in Bce (Lcr superiore a 1.100%). Inoltre, Banca Ifis ha fatto sapere che a dicembre, in anticipo rispetto alla scadenza di settembre 2024, la banca ha rimborsato 500 milioni di euro di Tltro e ha gia’ completato con largo anticipo molte delle azioni per rimborsare i rimanenti 1,5 miliardi di euro di Tltro.

Prosegue inoltre l’impegno della banca nella realizzazione dell’agenda sociale e nella sostenibilità ambientale e di governance: nel 2023, in linea con gli investimenti annunciati in occasione del piano industriale, Banca Ifis ha rafforzato il suo impegno per la realizzazione dell’agenda sociale indirizzata dalla Presidenza realizzando, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos, oltre 30 progettualità e incrementando, con la donazione di 1 milione di euro in favore di Fondazione Banco Alimentare Onlus, a dicembre, il budget complessivo a essa dedicato, da 6 a 7 milioni nel periodo di Piano 2022-2024. L’istituto ha anche segnalato che il Cda ha “preso atto delle dimissioni rassegnate dalla sola carica di amministratore dal fondatore, Sebastien Egon Furstenberg, che ha dichiarato di volersi dedicare a tempo pieno alla presidenza onoraria attribuitagli dall’assemblea degli azionisti il 20 aprile 2023”. La sostituzione sarà oggetto di prossime deliberazioni. Sebastien Egon Furstenberg “ha assicurato anche per il futuro il proprio impegno al puntuale assolvimento dei compiti attribuitigli dallo statuto sociale quale presidente onorario”.

“Nel 2023 Banca Ifis ha registrato nuovamente risultati positivi sotto il profilo economico-finanziario, con un aumento sensibile degli indicatori di redditività: in questi due anni di Piano Industriale, il nostro Istituto ha prodotto 300 milioni di euro di utili, distribuendone ai propri soci circa 185 milioni di euro. Risultati positivi sono stati raggiunti anche a livello industriale, con l’accelerazione sul fronte della digitalizzazione, e nella sostenibilità, in particolare sociale, incrementando gli investimenti previsti e realizzando oltre 30 progetti a elevato impatto per il benessere della comunità e la sostenibilità individuale e sociale del Paese, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos. Questi risultati ci orientano verso una double bottom line in cui la generazione di profitto si accompagna alla creazione di impatti positivi sulla società. Grazie a questo approccio, la Banca assicura sostegno concreto alle piccole e medie imprese nel percorso di transizione ESG e restituisce valore alle comunità nelle quali opera”, dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.