L’Italia, insieme a 25 Stati membri dell’Unione europea (tranne la Spagna), riafferma il proprio impegno nei confronti di un modello europeo di sport basato sui principi di merito sportivo, uguali opportunità, apertura e trasparenza. In una dichiarazione congiunta, dunque, i ministri dello Sport della Ue, ad eccezione della Spagna, pur non menzionandolo mai bocciano il progetto “Superlega”.
«Attraverso tale dichiarazione congiunta- spiega il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi – la quasi totalità degli Stati membri dell’UE si ritrova unita per esprimere la necessità di tutela di un sistema basato sull’efficienza, sull’equa competizione, sul rispetto delle regole finanziarie e sull’equilibrio tra la dimensione economica e la funzione sociale dello sport. Si tratta, inoltre, di un’opportunità per raggiungere un ulteriore miglioramento del sistema sportivo, dalle organizzazioni di base ai livelli professionistici». Nel corso del gruppo di lavoro europeo sullo sport dello scorso 10 gennaio infatti, proprio su indicazione di Abodi, l’Italia aveva sollevato il tema dell’importanza di preservare i principi del modello europeo di sport, anche in seguito alle recenti sentenze della Corte di Giustizia sul settore sportivo.
Con la dichiarazione di oggi, i 26 ministri europei hanno voluto sottolineare «l’importanza di tutelare e rafforzare uno sport basato sulla solidarietà e sui valori». L’invito agli organi di governo dello sport, si legge nella dichiarazione congiunta, è quello di «preservare tali caratteristiche e valori fondamentali e in questo garantire l’equilibrio tra la dimensione economica dello sport e quella educativa e le funzioni sociali, nonché la relazione e la solidarietà tra la base e livelli professionali». Ma anche «organizzare competizioni sportive nel rispetto della principi di apertura, pari opportunità, merito sportivo, collegamento tra il rendimento annuale nelle competizioni nazionali e tutte le competizioni europee, solidarietà, integrità ed equità per promuovere la funzione sociale dello sport e l’accesso ad esso per tutti».
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