Quello della viabilità sarà uno dei nodi principali da sciogliere nell’ambito del percorso che dovrebbe portare alla realizzazione del nuovo stadio del Milan a San Donato. Ne ha parlato anche il sindaco del Comune alle porte di Milano, Francesco Squeri, in una conferenza stampa utile a spiegare i prossimi passi che, almeno nelle idee, porteranno all’accordo di programma.
Portare migliaia di persone per 50/60 volte all’anno in un’area che finora non è stata abituata a un flusso di questo tipo non è cosa semplice, motivo per cui ogni possibilità dovrà essere studiata nei minimi dettagli. Si richiede il potenziamento del sistema di trasporto esistente, con lo sviluppo di una nuova stazione ferroviaria e l’obiettivo di ridurre l’utilizzo delle automobili (ma non per questo non si studierà il recupero di aree da destinare al parcheggio).
Eventi nuovo stadio Milan – Le richieste sul fronte viabilità
Rispetto alle soluzioni proposte dal Milan, dal “Documento tecnico di analisi preliminare ai fini della verifica della percorribilità della proposta” – consultato da Calcio e Finanza – emerge una serie di richieste da parte del Comune di San Donato, da valutare nel percorso verso l’accordo di programma. In particolare, «dall’analisi della documentazione presentata, viene evidenziato che nello studio del traffico:
- sono stati utilizzati parametri legati a fasce orarie e a periodi dell’anno (giugno – luglio) che non rappresentano con efficacia lo stato di fatto del traffico reale presente nel territorio e che generano uno studio d’impatto non coerente al periodo di utilizzo della struttura in progetto;
- si registrano nell’analisi delle incongruenze relative al numero complessivo degli utenti/lavoratori che graviteranno nell’area;
- lo studio dovrà analizzare un’area di dimensioni maggiori rispetto a quella presa in esame, per la dimensione sovralocale dell’intervento;
- eventualmente accedendo alle banche dati regionali, inerenti i flussi di traffico delle principali arterie, potrà essere effettuata una sorta di «analisi in contraddittorio», al fine di ottenere risultati maggiormente plausibili;
- si evidenzia che lo studio è di livello macro e spesso si rimanda ad uno studio di dettaglio, non allegato alla proposta presentata che di fatto non consente un giudizio completo del reale impatto che potrà avere la struttura in progetto;
- manca una valutazione approfondita dell’impatto sul trasporto pubblico e della sua sostenibilità anche in relazione ai costi per eventuali aumenti delle corse;
- manca la previsione di posteggi per biciclette;
- approfondire la tematica del deflusso veicolare;
- potrebbe essere utile richiedere più scenari alternativi del traffico indotto relativamente anche a fasce orarie diverse che possono influire alle ore di punta sul traffico gravitante e di attraversamento».
Insomma, non sono pochi i punti da smarcare per arrivare alle migliori soluzioni. Ma da quale presupposto parte il Milan per stimare la domanda di mobilità indotta? Quanti e di quale tipo sono gli eventi previsti dal club rossonero? La risposta emerge sempre dal documento tecnico, che afferma come la proposta affermi «la preponderanza del traffico dell’auto privata (55%)».
Da qui «si ravvisa la necessità di valutare soluzioni progettuali alternative atte a rafforzare il sistema del trasporto pubblico e della mobilità dolce. Scenari alternativi potrebbero mitigare gli impatti ambientali derivanti dall’inquinamento delle auto private, oltre che a migliorare i flussi di ingresso/uscita dell’area».
Eventi nuovo stadio Milan – Il calendario secondo il club rossonero
Passando al numero di eventi annuali, il Milan ne prevede complessivamente 56 all’anno, da dividere in tre differenti categorie:
LARGE EVENT (70.000-80.000 spettatori, 22 all’anno)
- concerti da 80.000 spettatori (9 all’anno)
- potenziali partite di coppa UEFA (7 all’anno)
- big match (6 all’anno)
MEDIUM EVENT (55.850 spettatori, 23 all’anno)
- altre partite (14 all’anno)
- altri eventi sportivi (9 all’anno)
SMALL EVENT (20.000-45.000 spettatori, 11 all’anno)
- Concerti medi da 45.000 spettatori (3 all’anno)
- Concerti piccoli da 20.000 spettatori (8 all’anno)