Decreto Crescita, Forza Italia firma l'emendamento: «I temi fiscali sono un'emergenza»

La misura, indotta dal governo Conte-1, permetteva alle società sportive di riconoscere solo la metà delle tasse legato all’ingaggio di professionisti di rientro dall’estero.

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Alessandro Cattaneo (Photo by Insidefoto)

Il Decreto Crescita ha ancora una possibilità di rimanere valido per il mondo dello sport, e in particolare per quello del calcio. A sperarci sono i club di Serie A, che al momento son privi di quella agevolazione fiscale che gli permetteva di tesserare calciatori provenienti dall’estero risparmiando la metà sul loro ingaggio lordo.

Dopo la proposta del leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ecco che fra i 1.300 emendamenti presentati per il decreto Milleproroghe è presente quello che chiede la proroga, appunto, del Decreto Crescita. A presentarlo, però, non è il partito di Lupi, ma Forza Italia, il terzo pilastro della coalizione di governo, di cui fa parte come senatore anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito.

Ma è lo stesso esecutivo, guidato da Giorgia Meloni, a non aver confermato il decreto approvato dal governo Conte, allora sostenuto dalla Lega di Salvini. Ora la partita si farà fra i corridoi delle due aule con l’opposizione che è tutt’altro che entusiasta di garantire un aiuto ai club per ingaggiare calciatori milionari. Ma a richiedere quell’aiuto sono le stesse società della massima serie, che in caso contrario vedrebbero il loro potere competitivo scendere drasticamente.

«Proveremo ad affrontare un’emergenza che riguarda i trattamenti fiscali, ma è necessario fare un ragionamento più sistemico, affrontando i temi fiscali e infrastrutturali in maniera ampia e non più estemporanea – ha detto Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia e responsabile dei Dipartimenti del partito all’edizione odierna del La Stampa –. Ricordiamo che il calcio è un importante settore economico che genera ricchezza e occupa migliaia di persone».