Caso Osimhen: la posizione dell'ex direttore sportivo Giuntoli, ora alla Juventus

L’attuale Football Director della Juventus ricopriva la posizione di direttore sportivo nel 2020 quando l’attaccante nigeriano è arrivato dal Lille.

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Cristiano Giuntoli (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Nella giornata di ieri è arrivato l’avviso, da parte della Procura di Roma, della chiusura delle indagini sull’affare Victor Osimhen concluso dal Napoli nel 2020. Il documento è stato inoltrato al club, ai componenti del CdA di allora e al presidente Aurelio De Laurentiis. Nessun avviso di garanzia, ma tutti rischiano di andare a processo.

Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, la questione Napoli è seguita con particolare attenzione dalle altre società che sono coinvolte in procedimenti analoghi in altre Procure italiane. Dalla Sampdoria alla Roma, passando per la Lazio. E certamente non fa eccezione la Juventus che segue la vicenda legata a Osimhen anche per la situazione legata al suo Football Director Cristiano Giuntoli, ex direttore sportivo degli azzurri dal 2015 al 2023.

Cosa rischia Giuntoli affare Osimhen – La posizione dell’attuale Football Director della Juve

L’operazione che ha portato Osimhen dal Lille al Napoli nell’estate del 2020, infatti, ha visto tra gli attori in causa anche Giuntoli. Al momento, secondo quanto risulta, il dirigente bianconero non rischia assolutamente nulla dal punto di vista penale, visto che tutte le responsabilità ricadrebbero, nel caso, sul presidente De Laurentiis e sugli altri componenti della famiglia coinvolti nel Napoli. Dalla moglie Jaqueline ai figli Edoardo e Valentina, senza dimenticare l’amministratore delegato Andrea Chiavelli e, ovviamente, il club partenopeo stesso. Il motivo? Giuntoli non aveva alcun potere di firma, che spettava allo stesso De Laurentiis.

Va detto, in conclusione, che eventuali ripercussioni per Giuntoli potrebbero arrivare eventualmente dal fronte sportivo, come un’inibizione, anche se al momento non c’è nessun procedimento in corso. Visto che nell’estate 2022 il Napoli è stato prosciolto per ogni eventuale accusa nel caso Osimhen.

Anche se la possibilità di riapertura di un processo sportivo passa ora da quello che il procuratore federale Giuseppe Chinè troverà nelle carte delle indagini della Procura di Roma. E dovrà essere qualcosa di nuovo e, soprattuto, rilevante. Nel caso il club azzurro rischia una multa, o peggio, una penalizzazione in classifica, proprio come è capitato alla Juventus. Ed ecco il secondo motivo per cui i bianconeri guardano con interesse la vicenda: un senso di uniformità di giudizio anche per le eventuali altre società responsabili della stessa condotta per la quale la società bianconera è stata punita.