Lotito: «Juventus, Milan e Roma distrutte senza il Decreto Crescita»

«Non va bene così anche perché lo Stato non incassa i soldi, se tu hai uno straniero che paga le tasse in Italia sarà meglio di uno che non viene e non le paga no?».

Lotito progetto Flaminio
Claudio Lotito (Foto: Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Non si è fatto attendere il commento del senatore e patron della Lazio Claudio Lotito, a proposito della mancata proroga fino al 29 febbraio dei benefici fiscali del Decreto Crescita in favore degli sportivi professionisti. Una decisione che ha prodotto tutta la delusione della Serie A, che ha messo in guardia circa la riduzione di ricavi e di competitività che questa scelta produrrà in futuro.

E’ toccato poi a Lotito dire la sua, parlando di una «grande fesseria che è stata fatta, vedranno che cavolo di errore è stato fatto, non va bene così anche perché lo Stato non incassa i soldi, se tu hai uno straniero che paga le tasse in Italia sarà meglio di uno che non viene e non le paga no? Voglio vedere chi viene adesso, grande idea…», il su commento a Notizie.com.

«In questo modo il nostro campionato perderà di competitività, l’anno scorso ci sono state tre squadre in tutte e tre le finali europee, adesso voglio vedere che succederà, vorrà dire che le prossime squadre che andranno in Champions le indicherà l’Aic (Associazione italiana calciatori, ndr), sono loro che hanno fatto di tutto per farla soccombere, bravi bravi», ha aggiunto il numero uno della Lazio.

«A me risulta che il ministro Abodi abbia portato lui due mesi di proroga, ma sono saltati anche quelli. Se sono amareggiato? Mah, le cose che non seguo io, vanno in un certo modo, e nel caso specifico, giuro, non conosco i fatti, vedremo. Problemi con la Lazio? Assolutamente no, la Lazio ha i suoi contratti, ma non è tanto quello il tema», ha aggiunto.

Secondo Lotito, «il vero problema è che alcune società questo tipo di situazione le va a distruggere e in mezzo ci sono grandi club come il Milan, la Juve e anche la Roma. Dovete tener presente una cosa che il campionato prederà di competitività adesso, sicuro. Ci faranno vedere cosa riusciranno a fare chi era contrario a questa cosa. L’Aic era contraria, ad esempio, ha detto delle cose talmente infondate e fuori da ogni logica, tipo che questo decreto mina la crescita dei vivai italiani, ma che porti quelli di 14 anni in prima squadra? Ma per favore, ancora con queste scemenze», ha concluso.